May 26, 2025

Si è tenuta lunedì 29 settembre u.s. a Brindisi presso la sede del Consorzio ASI una riunione del tavolo tecnico, istituito su proposta del presidente del Consorzio A.S.I., condivisa dal Sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, dal presidente dell’Autorità Portuale, Hercules Haralambides, dal Presidente della Camera di Commercio, Alfredo Malcarne e dal Commissario della Provincia, Cesare Castelli, per discutere circa l’ipotesi di una nuova perimetrazione di zona franca a Brindisi ai sensi della vigente legislazione nazionale e comunitaria.
Al tavolo partecipano i rappresentanti dell’Autorità Portuale, dell’Agenzia delle Dogane, della Camera di Commercio oltre che del Comune, della Provincia di Brindisi e del Consorzio ASI. L’istituzione ufficiale del Punto Franco di Brindisi risale al Decreto del Presidente della Repubblica n. 1295 del 4 Novembre 1951 che istituì un’ area a regime doganale preferenziale in zona contrada Perrino.
La delimitazione del Punto Franco fu modificata dapprima con la legge del 28 Novembre 1959 n. 1100 e successivamente con la legge del 13 ottobre 1962 n. 1516 con la quale si decise di restringere la delimitazione del Punto Franco per favorire lo sviluppo industriale che stava interessando le aree prossime al Porto di Brindisi. Fu, in sostanza, proprio tale sviluppo a contribuire in maniera determinante alla mancata attuazione del Punto Franco di Brindisi. Di fatto le aree perimetrate dalla legge del 28 novembre 1959 n. 1100 ed anche quelle ridotte con la legge del 13 ottobre 1962 n. 1516 sono state largamente occupate da industrie.
Allo stato, l’ipotesi dell’attivazione del Punto Franco non può prescindere da una riperimetrazione delle aree interessate per due evidenti ragioni.
La prima ragione è quella dell’indisponibilità fisica di aree utilmente disponibili, oggi occupate per lo più da stabilimenti attivi.
La seconda ragione è connessa con l’improponibilità dell’uso delle banchine del Porto interno quali banchine di riferimento per un Punto Franco, stanti soprattutto i limitati fondali che le caratterizzano.

 

Sulla scorta delle considerazioni sopra esposte si comprendono meglio le motivazioni che spingono, comunque, a riprendere in considerazione il Punto Franco di Brindisi.
Con Decreto legislativo n. 179 del 1° dicembre 2009 la legge istitutiva del Punto Franco di Brindisi è stata inclusa tra le “Disposizioni legislative statali anteriori al 1° gennaio 1970 di cui si ritiene indispensabile la permanenza in vigore” .
Nella riunione odierna erano presenti il Dott. Tommaso La Notte, il Dott. Francesco Maizza, il Dott. Cosimo Pera dell’Agenzia delle Dogane, l’Ing. Francesco Di Leverano per l’Autorità Portuale, il Dott. Emanuele Sternativo per la Camera di Commercio di Brindisi , l’ing. Stefano Morciano per la Provincia e l’ing. Pietro Palma per il Consorzio ASI. Durante il corso della riunione, è intervenuto il Presidente del Consorzio ASI, Marcello Rollo.

 

Si è discusso circa la possibilità di proporre agli operatori interessati all’introduzione di merci dall’estero, in regime doganale agevolato, una o più perimetrazioni di aree portuali. Vi è preliminarmente la necessità di una ricognizione normativa che sarà effettuata dall’Agenzia delle Dogane ai fini del riconoscimento da parte dell’Unione Europea di disposizioni di leggi italiane antecedenti la sua costituzione. Vi è necessità altresì di stabilire se vi è interesse da parte di operatori economici all’uso del Punto franco doganale. A tal proposito la Camera di Commercio di Brindisi, diffonderà un questionario tra i propri iscritti nell’intento di organizzare un apposito convegno. L’Autorità Portuale è disponibile all’individuazione all’interno dell’area portuale di apposite zone da designare e rendere disponibili come zone franche doganali.
L’ipotesi di attivazione di un punto franco doganale è peraltro in linea con il condiviso assetto del nodo intermodale di Brindisi che prevede la piastra logistica retroportuale ed il collegamento ferroviario diretto del porto e dell’area industriale alla rete RFI. Una prima perimetrazione, individuabile nelle aree di Costa Morena e/o S. Apollinare potrebbe costituire finalmente l’avvio del Punto Franco di Brindisi, analogamente a quanto di recente fatto dal Porto di Venezia e di Taranto.

 

COMUNICATO STAMPA ASI

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