July 27, 2024

Brundisium.net

In tutto il Compartimento Marittimo sotto la giurisdizione della Capitaneria di Porto di Brindisi, non si placano le operazioni a tutela del paesaggio e del demanio marittimo.
Al termine di un controllo ad una spiaggia in concessione ad una nota struttura alberghiera, posta all’interno dell’area protetta del “Parco delle Dune Costiere” in agro di Torre Canne di Fasano sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria, l’Amministratore ed il Direttore della stessa struttura per innovazioni non autorizzate sul pubblico demanio marittimo.

L’operazione è stata condotta dai militari della Delegazione di spiaggia di Savelletri, coordinati dal Maresciallo Cisternino che, nello specifico, hanno accertato che, utilizzando l’arenile in concessione, era stata creata una barriera di sabbia alta due metri che percorreva l’intero fronte mare per una lunghezza di circa 140 metri.

 

La barriera, realizzata senza alcuna autorizzazione ma a seguito di una semplice comunicazione al Comune di Fasano in cui si informava circa “lavori di livellamento”, sarebbe servita, a detta degli indagati, per “preservare la sabbia in previsione delle mareggiate invernali.”

All’atto del controllo, però, i militari della Guardia Costiera si sono trovati di fronte ad un muro di sabbia creato tramite la movimentazione di circa 700 metri cubi in un’area, tra l’altro, soggetta a rigidi vincoli ambientali/paesaggistici che quasi quotidianamente, grazie anche ad una Convenzione stipulata con l’Ente gestore del Parco delle Dune Costiere, viene costantemente vigilata dagli uomini della Capitaneria di porto di Brindisi.

 

Ad ogni modo, il Comandante della capitaneria di porto di Brindisi Valente invita tutti gli operatori del settore ad attenersi scrupolosamente alle previste operazioni di livellamento che, come da Ordinanza della Regione Puglia, devono essere finalizzate esclusivamente alla eliminazione di avvallamenti ed alla regolarizzazione della superficie, senza alterazione del profilo longitudinale e trasversale e delle quote altimetriche, senza mai interferire con la zona dunale e limitate all’arenile in concessione.

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