Intensa come ogni finale che si rispetti. Vera come ogni gara che vede tra i protagonisti le giovani stelle. Emozionante e ricca di pathos come ogni sfida che viene decisa ai calci di rigore.
Napoli –Cagliari, l’ultimo atto dell’undicesima edizione del torneo città di Ostuni, è stata così spettacolare, avvincente, incerta fino alla fine. 5-2 dopo la lotteria dei rigori il risultato a favore delle future star calcistiche del presidente De Laurentis. Palmiero a metà secondo tempo porta in vantaggio gli azzurrini.
Anedda di testa ristabilisce la parità. Poi il verdetto finale. Trionfa il Napoli, vince il calcio semplice, genuino, ricco di speranza e talento.
Gli applausi vanno ad entrambe le squadre, che per tutti i 90 minuti, lottano, non risparmiano nessuna energia, mettono in campo tutta la loro voglia di inseguire il sogno di approdare nel calcio che conta. Alla fine la gioia delle giovani campani e lo sconforto dei giocatori sardi: il tutto si chiude con un abbraccio tra azzurri e rossoblu, con a capo i due tecnici Giampaolo Saurini e Vittorio Pusceddu.
Tutti protagonisti. Tutti encomiabili per impegno e rispetto dell’avversario.
Gli scroscianti applausi degli oltre mille spettatori, del “Comunale” di Ostuni, accompagnano le due squadre alla celebrazione finale: Luca Palmiero, capitano partenopeo, alza la coppa e la festa azzurra può avere inizio.
C’è gloria, anche, per il capitano del Cagliari Alessandro Deiola, premiato come miglior calciatore dell’intera manifestazione.
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