April 30, 2025

La FP CGIL Brindisi, in risposta alla nota della ASL Brindisi sulla situazione dell’UTIN dell’Ospedale Perrino, respinge con fermezza ogni tentativo di minimizzare criticità che sono sotto gli occhi di tutti e che nessuna comunicazione rassicurante potrà nascondere.

Non siamo noi a creare allarmismi: è la drammatica realtà dei fatti a imporre una riflessione seria e urgente. Non è in discussione la dedizione straordinaria degli operatori sanitari, che ringraziamo e a cui va la nostra piena solidarietà.
È in discussione l’assenza di una programmazione seria e di interventi strutturali che, da tempo, avrebbero dovuto impedire di arrivare a una situazione di emergenza permanente e che oggi con l’individuazione di un Direttore potrà forse cominciare, ma non cancella mesi — e anni — di carenze e soluzioni precarie che hanno messo a rischio non solo il reparto, ma l’intera filiera materno-infantile provinciale, anche se non ci sono soluzioni semplici a problematiche così complesse basti ricordare la vicenda del punto nascita di Francavilla Fontana, dove, nonostante la nomina di un nuovo primario, il reparto è oggi ridotto ad attività ambulatoriale.
La sanità pubblica brindisina, nel suo complesso, vive da tempo uno stato di sofferenza cronica che si manifesta non solo nella crisi dell’UTIN, ma nel mancato completamento del riordino ospedaliero, nella fattispecie: attivazione di nuovi posti letto e servizi, nella radiologia interventistica ancora inattiva, nelle liste d’attesa che si allungano senza risposta, nei ritardi delle stabilizzazioni e nell’incapacità di rendere attrattivi i nostri presidi.
Il vero allarme lo crea la mancanza di risposte ed il continuare a trattare la salute pubblica come un problema di gestione ordinaria, mentre ogni giorno diventa più difficile il diritto di cura di un’intera comunità.
Di fronte ai riscontri ed alle rassicurazioni formali continueremo a chiedere risposte vere, impegni concreti, atti visibili.
A rafforzare quanto sopra enunciato la FP CGIL Brindisi, si impegna a rappresentare una serie di criticità aziendali che rischiano di far implodere il nostro servizio sanitario provincial in tutta la sua drammaticità.
Il diritto alla salute non è una questione negoziabile. È una responsabilità costituzionale che va onorata con i fatti.

Di questo parliamo e di questo continueremo a parlare fino a quando non vi sarà un cambio di passo evidente.

FUNZIONE PUBBLICA CGIL BRINDISI

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