COLPO DI SCENA!!! QUELLO CHE NON E’ RIUSCITO AI CORPI SPECIALI E’ RIUSCITO AL MIO CORPO: ORA VI SVELO IL MISTERO, VI DICO IO DOV’E’ FINITO IGOR IL TERRIBILE …
di Bastiancontrario
La stanno menando da tre settimane co ‘sta storia di Igor Valgavic alias Norbert Feher o Ezechiele lo slavo, prima russo e infine serbo, ma sempre lui, gran criminale, assassino e delinquente (termini poco usati in televisione e sulla stampa ), “ ragazzo “ terribile, killer spietato, lucido, freddo, determinato, furbo, con gli occhi di lupo e il cuore di Rambo. Insomma, poco meno che un eroe.
Protagonista assoluto dei pomeriggi televisivi, ricercato da tutte le forze dell’ordine e da Barbara D’Urso che darebbe un labbro della sua testa per averlo in studio, sdraiato su di un divano bianco tra la Bruzzone, Cecchi Paone e Patrizia De Blanc, la damazza dalla testa di marmorea Minerva. Ma è tutta l’Italia dei salotti televisivi che impazza per questo succulento caso misterioso. Sull’osso brividoso si sono buttati , oltre la bambolina Barbarella, faccia d’angelo Liorni e madama Cristina, Tiziana Panella, musa di Tagadà e la ringhiante segugia Federica Sciarelli , a cui non pareva vero avere così ghiotta occasione per un “Chi l’ha visto?” tanto importante.
Abbiamo avuto così modo di registrare le più incredibili opinioni-cazzate da parte di sedicenti esperti in materia, in realtà tutta gente che ha sparato banalità e ipotesi a vanvera, del tutto campate in aria.
Hanno pontificato il vecchio poliziotto in pensione, lo psicologo, lo psichiatra, il criminologo, l’avvocato penalista, il noto giornalista di nera, il compagno di cella, il contadino che ha subito una rapina da Igor, la maga con la sfera di cristallo e il solito veggente più sensitivo di un Hatù di ultima generazione.
Forse la testimonianza più interessante è stata quella fornita da un grande esperto di sopravvivenza estrema.
La domanda era: ma come è possibile resistere per giorni e giorni cibandosi solo di cicoria selvatica, radici e qualche uova di folaga? Il signor Amilcare Malinconico da Budrio, pensionato con 407 euro mensili, ha fornito ogni utile spiegazione convincendo la folla di espertoni assiepati in studio.
Questo stramaledetto bandito , efferato quanto ottuso e vigliacco, uno che spara a sangue freddo su poveracci inermi, è stato elevato a un personaggio da leggenda, una sorta di Kriminal, hanno montato su di lui il mito del fuorilegge imprendibile, dotato di risorse diaboliche. Hanno detto di averlo visto arrampicarsi sui muri e sugli alberi, respirare sommozzato sott’acqua tramite una canna palustre ( deficienti, ma non sapete che le canne, ogni 12-13 cm, hanno una membrana che separa una sezione dal’altra?). Hanno giurato di essere stati rapinati con un fucile ad acqua, che l’hanno visto camminare sulle acque della palude e, infine, che assaliva la gente munito di arco e frecce: insomma un nuovo Robin Hood che questa volta non ruba ai ricchi per dare ai poveri, ma ruba ai “ Ricchi e poveri “ ( I superstiti dell’antico gruppo staranno tremando per la paura ).
Eh, cari signori, non ci sono più i banditi di una volta! Quelli sì che erano seri. Rapinavano e sparavano ai poliziotti ma alla fine, quando venivano circondati, si arrendevano e si congratulavano con le forze dell’ordine che li avevano catturati. Penso al re delle evasioni Graziano Mesina e a Pietro Cavallero, il bandito piemontese che rapinava banche con motivazioni ideologiche. A quei tempi, in questi casi, non si facevano show su queste cose, non si spettacolarizzavano le ricerche, le notizie in tv erano sobrie, serie e soprattutto non corredate da incongrui cazzeggi salottieri.
All’Epoca, bastava un navigato maresciallo dei C.C. , con una decina di sottoposti, per braccare e stanare i fuggiaschi. Oggi si ricorre ai G.I.S. dei C.C., ai N.O.C.S. della Polizia, ai Parà, ai mitici RIS di Parma, agli elicotteri, ai sensori, a potenti binocoli a infrarossi, ai famosi cani molecolari, capaci di fiutare un tartufo a 500 metri ma non un uomo ferito a 200 metri. Sono stati perlustrati casolari, casali, casoni e casini ma dello slavo neppure l’ombra! Abbiamo visto mazzi di filmati in cui, carabinieri in mimetica e cappucci, ad armi spianate, avanzavano in fila indiana verso la porta chiusa di un rudere con un passo felpato a metà tra quello ostentato dall’ispettore Closeau e quello immortalato dalla coppia Stanlio e Olio, ma niente, il brigante non è mai apparso sottraendosi così alle golose inquadrature delle palpitanti telecamere in fregola di immortalare la ripresa del secolo.
La faccenda ormai si è coperta di grottesco e di ridicolo. Le frottole intanto aumentano: si è detto che la gente, per paura di vederselo piombare in casa, lascia cibo prelibato fuori dall’uscio. Qualcuno, imbranandosi, pone cibarie sotto la cappa del camino, scambiando Igor per la Befana. Poi ci sono i falsi allarmi: il solito saccente chiacchierone televisivo ha ipotizzato che il simpatico manigoldo possa essersi mimetizzato tra i barboni di una grande città, per esempio Venezia. Purtroppo un solerte brigadiere della benemerita, prendendolo in parola, ha setacciato le calli travestito da vecchia battona e, giorni fa, imbattendosi in un tipo trasandato dall’aria equivoca e con un folto barbone sospetto, gli si è lanciato contro atterrandolo e gratificandolo con varie sberle e calci in culo. Ma il disgraziato viandante non l’ha presa bene e ha investito di male parole il povero carabiniere “ Ma come si permette cribbio! Non vede che questa è una barba da filosofo, plebeo ignorante che non è altro! A queste parole il brigadiere è sbiancato, si è messo sull’attenti e ha chiesto scusa all’ ill.mo prof. Massimo Cacciari…
Ma adesso basta, per pietà, sospendete immediatamente l’ inutile caccia ad un fuggitivo che non è più in quella zona da un bel pezzo! Ministro Minniti, mi creda, ordini la sospensione dei blitz, ora svelo anche a Lei, come ai lettori di Brundisium, dov’è lo spietato assassino e come e chi lo deve catturare. Le cose stanno così: Il fantomatico killer, già molti giorni fa, raggiunto il delta del Po, si aggrappò alla fiancata di un peschereccio che riscendeva l’adriatico. Nascosto sotto le reti ammassate a poppa , ha viaggiato così per due giorni cibandosi dei croccantini che fregava dalla ciotola di Ciccio, il bastardino di bordo. Poi, arrivato in un certo punto della costa molto favorevole, si è mollato e ha raggiunto la riva… ma dove si è rifugiato il killer? Un attimo di pazienza e ve lo dico …
Stamani, sabato, è stata una giornata di sole, ventosa ma bella, ed io ho voluto fare una passeggiata verso il mare, per odorare salmastro e rivedere la spiaggia di Penna Grossa, a nord di Torre Guaceto. Giunto proprio nei pressi della riserva, sentendo inequivocabili stimoli corporali, ho posteggiato l’auto in una piazzola e, varcato il muretto, mi sono un addentrato verso le zone salmastre. Acquattato dietro un paravento di cannizzi, ho espletato i miei bisogni fisiologici. Una volta terminata la funzione, sono stato attratto dal volteggiare elegante di un falco di palude. Affascinato da quella danza aerea, ho cominciato a seguire il volatile addentrandomi nei sentieri che attraversano gli acquitrini. Tutto di un botto ho udito un forte gracidare provenire da un cespuglio a bordo acqua, ho aguzzato la vista e per un pelo non mi è venuto un colpo. Alla mia destra c’era un rospo enorme che mi guardava ansimante. Aveva la barba ed era ferito al capo. Ha emesso un altro forte richiamo poi si è tuffato nelle acque salmastre sparendo alla mia vista.
Sono rimasto di ghiaccio, intuendo subito che si trattava del perfido Igor travestito da rospone.
Per un attimo sono stato tentato dal fare un scoop telefonando a Barbarella e guadagnandomi un’ospitata sicura a “ Pomeriggio 5 “, ma poi il mio senso civico ha prevalso e sono corso subito a casa a scrivere questo pezzo.
Ministro Minniti, lo stronzo è qui, a Torre Guaceto, Lei ora non si preoccupi e soprattutto non dica niente ai capoccioni delle forze speciali altrimenti vengono qui e quello scappa di nuovo. Non si preoccupi, signor Ministro, il Diabolik slavo, lo becchiamo noi.
Adesso telefono alle guardie campestri di Carovigno ed entro stasera Igor, Norbert, Ezechiele o comecazzosichiama, è bello preso e impacchettato.
Bastiancontrario
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