Nel 2014 in un apposito Consiglio Comunale a Brindisi, si evidenziava che a livello Locale i vari Responsabili degli Aziende del gruppo ENI presenti nel Petrolchimico , ben poco potevano incidere sulle dinamiche e sugli affidamenti degli appalti.
Per tale ragione il Consiglio Comunale si impegnava a seguito anche di un accordo sottoscritto nel 2009 presso la Prefettura di Brindisi ad Attivare un Gruppo di Lavoro e Monitoraggio alla presenza dei Rappresentanti Comunali, vertici Gruppo Eni, , Parti Sociali ed Ispettorato del Lavoro, al fine di attivare un Protocollo D’Intesa Regionale come sottoscritto nel 2012 nella Regione Basilicata.
IL GRUPPO ENI nella Regione citata si impegnava ad inserire nei Documenti di Gara, la specifica nella quale il futuro affidatario, si impegnava ad utilizzare prioritariamente il Personale storico presente nel precedente appalto, nell’ottica del Mantenimento del Regime Contrattuale e dei Livelli Occupazionali e specificamente inseriva una Clausola di Coinvolgimento delle Piccole e Medie Imprese Locali, impegnandosi ove possibile di suddividere gli Appalti in Lotti Funzionali al fine di favorire l’accesso a microimprese operanti nel territorio.
Riportiamo per onor di cronaca testualmente quanto previsto nell Accordo Istituzionale Eni e Rgione Basilicata
Asse 6 “Coinvolgimento delle PMI” Le parti firmatarie ritengono necessario individuare, nel rispetto della normativa vigente, le seguenti modalità di coinvolgimento delle micro, piccole e medie imprese in ordine allo sviluppo degli investimenti di ENI S.p.A. relativi alle risorse petrolifere della Val d’Agri:
ENI S.p.A. s’impegna, ove possibile ed economicamente conveniente, a suddividere gli appalti in lotti funzionali al fine di favorire l’accesso delle micro, piccole e medie imprese operanti sul territorio regionale;
ENI S.p.A., compatibilmente con le strategie e le scelte di progetto, imposta azioni negoziali per la stipula di pacchetti contrattuali di dimensioni contenute;
ENI S.p.A. s’impegna a prescrivere nei contratti di servizi, ai sensi di quanto previsto dagli assi precedenti, che l’appaltatore abbia una sede, anche secondaria, entro i confini regionali, in modo da migliorare i tempi di risposta e confronto con il committente, qualora ciò sia conforme alla normativa applicabile e quando l’inserimento di tale requisito sia giustificabile sotto il profilo tecnico‐logistico. Il pagamento del corrispettivo d’appalto da parte di ENI è subordinato, di norma, alla previa dimostrazione da parte dell’appaltatore dell’avvenuto versamento di quanto previsto a titolo di trattamenti retributivi, contributi previdenziali, contributi assicurativi obbligatori, nonché all’esecuzione e al versamento delle ritenute fiscali relativamente al proprio personale e, in caso di subappalto, al personale dei subappaltatori, mediante la produzione d’idonea documentazione, fatte salve comunque le verifiche obbligatorie, da parte del gestore del contratto, circa l’esecuzione di tali adempimenti, previsti dalla normativa vigente.
Ad oggi nonostante il nostro appello lanciato nel Gennaio 2019 non ci risulta che tale impegno sia stato inserito nelle gare espletate nella nostra Regione , tanto meno ci risulta una reale richiesta di incontro inoltrata al gruppo ENI in queste ore , da parte di qualche Consigliere Regionale e dello stesso Sindaco di Brindisi, nonostante i proclami annunciati qualche giorno fa sulla stampa locale “mi farò promotore di una richiesta di incontro per i chiarimenti del caso” incontro ovviamente riferito ai Vertici Aziendali dell‘ENI/ Versalis/Enirewind (ex Sindyal) ed Enipower.
La Cisal Chimici ritiene doveroso e opportuno sollecitare Consiglieri Regionali in primis, Istituzioni Locali, Provinciali, Regionali e stessi Parlamentari ad impegnarsi fattivamente per Organizzare un incontro specifico con tutte le parti in causa, al fine di garantire all’Economia Locale e a tutte le maestranze un Futuro Certo e Dignitoso non solo all’interno del GRUPPO ENI, ma in tutta l’Area Industriale Brindisina, dove ricordiamolo sono presenti una serie di grande aziende, come GE AVIO, SALVER, SANOFI, JINDAL, ENEL, LYONDELL BASELL, che non si possono chiamare fuori da questo contesto industriale.
Massimo Pagliara
SEGRETERIA PROVINCIALE CISAL CHIMICI
No Comments