Benito Branca, 41enne di Mesagne, è deceduto per le conseguenze di un terribile incidente sul lavoro verificatosi poco dopo mezzogiorno in Via Maiella, a Mesagne.
A quanto si apprende, l’uomo si trovava sul marciapiedi quando è stato schiacciato dal crollo dell’impalcatura, della pensilina e di parte del solaio dell’immobile.
Sul posto si sono recati i carabinieri della locale stazione, la Polizia locale, i Vigili del fuoco, gli operatori del 118 e gli uomini dello Spesal.
Branca lascia la moglie e due figli.
Attestazioni di cordoglio sono giunte dal mondo politico e sindacale.
Giovanni Luca Aresta, deputato del M5S e del collegio della città di Mesagne ha rilasciato la seguente dichiarazione:
La notizia della morte sul lavoro di un operaio 40enne travolto questa mattina a Mesagne dal crollo del solaio di una palazzina in fase di ristrutturazione in via Maiella, provoca costernazione ed angoscia. Le dinamiche dell’incidente saranno accertate dall’autorità giudiziaria ma ogni morte sul lavoro appare inaccettabile e richiama tutte le istituzioni al dovere di fare qualcosa di concreto per evitare questo triste ed inaccettabile stillicidio.
Da sempre mi batto per assicurare risorse adeguate all’ispettorato del lavoro comprendendo benissimo che è nell’attività di prevenzione che si possono evitare il ripetersi di episodi come questo.
Oggi la morte di questo lavoratore coinvolge direttamente la nostra città ma nei giorni scorsi le cosiddette “morti bianche” si sono moltiplicate in diversi posti d’Italia. La piena ripresa delle attività produttive dopo il fermo dovuto al lockdown non deve significare mai messa in pericolo per chi lavora magari angosciato dal fatto di recuperare il tempo perduto. La vita di chi lavora è un bene prezioso e non può essere barattata in alcun modo.
In questo dolore così forte che ha colpito la nostra comunità occorre stringersi intorno a la famiglia, alla quale ho fatto pervenire il mio più sentito cordoglio fin da questa mattina.
Per il Sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli, “l’atroce notizia della morte di un nostro giovane concittadino, consumata questa mattina sul luogo di lavoro, suscita dolore e sgomento nella nostra comunità. Esprimo a nome di tutti i mesagnesi il cordoglio e la vicinanza alla sua famiglia e ai suoi colleghi.
Il lavoro dovrebbe essere il momento di realizzazione dell’individuo, mai causa di morte”.
Questa la dichiarazione di Mauro Vizzino (Presidente Commissione Sanità della Regione Puglia): “la morte di un mio concittadino a Mesagne e di un altro operaio che lavorava in un cantiere autostradale nel foggiano vanno ad aggiungersi alle altre tragedie sul lavoro che quotidianamente funestano il nostro paese.
Ovviamente le dinamiche saranno chiarite dalla Magistratura, ma è sin troppo evidente che sempre più di frequente chi opera nei cantieri e nelle fabbriche risulta privo delle minime garanzie di sicurezza. E tutto questo è possibile a causa di controlli scarsi e inadeguati che, a loro volta, sono frutto di organici ridotti al lumicino negli Ispettorati.
A fronte di una tragedia di queste dimensioni, però, nessuno può e deve rimanere in silenzio. Ed anche la Regione Puglia può e deve fare di più, per i nostri lavoratori, per le famiglie pugliesi.”
«Un dolore inconsolabile: esprimo il mio cordoglio alla famiglia dell’operaio ed all’intera comunità di Mesagne». E’ quanto afferma l’on. Valentina Palmisano (Movimento Cinque Stelle) dopo il nuovo incidente sul lavoro avvenuto nella tarda mattinata di oggi a Mesagne. «Purtroppo quello stiamo assistendo in queste ultime ore ad una sciagura senza fine, che colpisce giovani lavoratori alla ricerca di una vita dignitosa. Si lavora per poter vivere e far vivere le proprie famiglie: ed è assurdo trovare la morte in questi luoghi. Spetterà alla Procura di Brindisi, a cui rinnovo sentimenti di stima e fiducia per l’operato quotidiano, ricostruire l’accaduto di oggi. Alla luce dell’ennesima tragedia, però – ritiene l’on. Valentina Palmisano- è doveroso rivolgere un monito sempre più forte alle imprese, in questo caso del settore edilizio: il ricorrere o utilizzare agevolazioni dello Stato, come può essere il Super bonus, non vuol dire accelerare a tutti i costi nelle procedure e bypassare le norme della sicurezza sul lavoro. La vita di ogni lavoratore varrà sempre di più di qualsiasi incentivo. Ed è per questo che occorre seguire l’esempio di tante imprese che in un momento difficile come quello attuale, anche nel territorio brindisino, stanno con grandi sacrifici adeguando i propri standard aziendali, mettendo al primo posto la tutela dei luoghi di lavoro. Resta però oggi il profondo dolore per la tragedia avvenuta a Mesagne».
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