May 3, 2025

Lei avrà più o meno sessanta, sessantacinque anni; forse qualcosa in più a giudicare dal marito.
Arrivano ogni giorno sulla spiaggia verso le dieci e si posizionano nello stesso posto. Lei, il marito, un figlio quarantenne ed un bambino di sei sette anni.

Il loro rapporto di parentela si comprende al volo perché il piccino per tutta la mattina non fa che chiamare : nonna, nonno e papà , ma più spesso nonno.

 

La nonna indossa un due pezzi abbastanza ridotto: il reggiseno a pois e lo slip bianco annodato sui fianchi.
E’ abbronzatissima.
Le rughe profonde sul viso e sul collo stonano con la pelle del corpo liscia e sempre oliata.
Della nuora non c’è traccia.
Il nonno si affanna tutto il tempo dietro al nipotino mentre il papà pallido e precocemente calvo siede sotto l’ombrellone e alterna impegnate letture che spaziano dal “Corriere dello sport” a “Messaggio per un’aquila che si credeva un pollo”.

 

Il nonno è stanco: completamente calvo cerca in tutti i modi di frenare le esuberanze del nipotino inseguendolo sotto il sole di mezzogiorno che gli ha già dipinto il cranio di un rosso acceso.

 

La nonna ha i capelli biondi, ricci a caschetto; rimane con i piedi nell’acqua a fumare e guardarsi intorno per intercettare eventuali sguardi di approvazione da parte dei maschi.

Rimane sul bagnasciuga per parecchio tempo: tira in dentro la poca pancia e spinge in fuori il petto. Vista così, in controluce, potrebbe essere una trentenne abbastanza ben fatta.

Dopo la terza sigaretta di fila si ferma ad osservare il marito oramai sull’orlo di un colpo di calore, il nipotino che non l’ha mai cercata per tutta la mattina se non per chiederle un po’ d’acqua e il figlio nell’appassionata lettura del giornale sportivo.

 

Non so cosa pensi a quel punto ma qualcosa la distrae da se stessa e dalla sua posa da soubrette: la pancia si fa più evidente, il seno rientra nei limiti imposti dall’età, le spalle si incurvano. Quando si distrae rilassa il corpo e si dimentica di “posare”.
Adesso sembra triste: forse guardando quel marito oramai vecchio, quel figlio così sfigato e quel piccino che neanche conosce ripensa a quando bella e abbronzata si sentiva la regina della spiaggia, quando gli sguardi degli uomini non erano così distratti, quando, forse, seminando la gelosia del marito, ha avuto quella relazione appassionata con quel bruno dagli occhi neri come l’inferno … chissà …

 

In genere a quel punto guarda verso il mare, fuma distrattamente e fissa l’orizzonte.

 

E’ triste; tanto triste che se la guardi negli occhi potresti anche piangere.

 

A.Serni

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