Bisceglie: Licastro, Viscuso, Esposito, Logrieco (61′ Pongo), Riccio, Lanzolla, Guadalupi, Lanzillotta, Lacarra, Zotti (77′ Patierno), Khalil (69′ Abbinante). All. De Luca. A disp.: Vicini, Galluzzo, Gigli, Abbinante, Marolla, Cotia, Patierno, Serafino, Pongo.
Brindisi: Cattafesta, Ferrara, Lorito, Terracciano, Pellegrino, Danucci, De Vivo (77′ Lorusso), Loiodice, Ancora, Croce, Molinari (46′ Bruzzese, 82′ Pastore). All, Chiricallo. A disp.: Pizzolato, Danese, Pellegrino, Dinielli, Zinetti, Ivone, Ancora, Pollidori, Iaia, Pastore, Lorusso.
Arbitro: Scatigna di Taranto
Reti: 54′ Zotti, 81′ Lacarra
Ammoniti: 35′ De Vivo, 75′ Zotti
Spettatori: 1.200 di cui circa 100 provenienti da Brindisi
Grossa delusione alla prima ufficiale del Città di Brindisi 2014/2015. Al Ventura di Bisceglie, gli uomini di Chiricallo vengono dominati in lungo e in largo dalla truppa guidata dagli ex Zotti e Guadalupi ed escono immediatamente dalla Coppa Italia di categoria
Diciamolo subito: il risultato – un secco 2-0 per i padroni di casa – sta anche stretto alla compagine allenata da De Luca: il Brindisi non è mai stato in partita e solo raramente ha dato l’impressione di potersi rendere pericoloso dalle parti del portiere Licastro. Le assenze di Ciano ed Oliveira possono essere considerate degli alibi ma preoccupa – e non poco – il ritardo di preparazione nei confronti di una squadra di pari categoria e, soprattutto, le abuliche prestazioni di Danucci e Molinari, entrambi in un grave ritardo di preparazioni che non ha mai permesso loro di dimostrare di essere dei top player per questa categoria.
La fredda cronaca parla di tante azioni da rete e di un possesso di palla nettamente a favore dei baresi e di pochissime occasioni in cui i biancazzurri sono riusciti a farsi vedere nell’area avversaria. Nella prima frazione si ricorda soltanto un tiro in porta di Loiodice al 12′, per il resto è un monologo dei padroni di casa e, nonostante lo 0-0 con cui si va negli spogliatoi si capisce che prima o poi il Brindisi dovrà soccombere al cospetto di un avversario meglio messo in campo, in condizione più spumeggiante e con maggiore determinazione e voglia di vincere.
Nella ripresa bastano 10 minuti a Zotti per sorprendere i biancazzurri grazie ad una vera furbizia che coglie impreparata ed ingenua la disattenta difesa ospite.
Il Brindisi non riesce a reagire ed al 35′ subisce la rete del K.O. con Lacarra. Tardivo il ricorso all’attaccante Pastore dopo che, all’inizio della ripresa, Chiricallo aveva sostituito un abulico Molinari con Bruzzese.
Soltanto nelle fasi finali, dopo che il Bisceglie ha tirato i remi in barca, arrivano le conclusioni di Loiodice e Croce; ma è troppo poco per sfamare i tifosi del Brindisi che avevano sognato tutt’altro inizio di avventura.
Come si sa, comunque, l’importante non è iniziare bene ma che la squadra si faccia valere in campionato, vero obiettivo dei biancazzurri.
Certo, è sempre probabile che in estate qualcuno abbia esagerato nei toni ed abbia provocato altrettante esagerate aspettative (c’è chi si è spinto a parlare di corazzata da 100 punti), ma il calcio – è noto – non è vacuo esercizio di dialettica bensì ciò che una squadra riesce ad esprime sul terreno di gioco.
E’ innegabile che in estate si siano profusi sforzi importanti per destare attenzione verso il calcio brindisino, con il probabile risultato che occuparsi di strategie comunicative ha portato a mettere in secondo piano il “core business”, ossia il calcio giocato. Per esempio, nonostante l’entusiasmo creato nel corso della campagna acquisti/abbonamenti, non si è rivelato un grosso affare chiudere la preparazione precampionato, senza aver testato la squadra con compagini di pari rango o di rango superiore prima di giungere ad un match ufficiale.
La speranza è che le docce fredde facciano bene all’ambiente, che sia salutare un bel bagno di umiltà e che le chiacchiere sotto l’ombrellone lascino il campo alla voglia di lottare, di stringere i denti ed alle giuste azioni che possano davvero portare il Brindisi fuori da queste categorie.
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