May 21, 2025

Brindisi è tra i comuni capoluogo italiani a elevata maturità digitale. È quanto emerge dall’Indagine sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo realizzata da FPA, società del gruppo DIGITAL360, per Deda Next, realtà del Gruppo Dedagroup impegnata ad accompagnare la trasformazione digitale della PA e delle aziende di pubblico servizio, presentata oggi a FORUM PA 2025.

 

La ricerca giunta alla settima edizione analizza lo stato di avanzamento delle amministrazioni comunali italiane negli obiettivi di digitalizzazione individuati dal PNRR, secondo il modello Ca.Re. (Cambiamento Realizzato) di Deda Next. Un benchmark che rappresenta uno strumento operativo per misurare i risultati raggiunti dalle amministrazioni comunali nel loro percorso di innovazione, confrontarsi con altre realtà simili e comprendere su quali ambiti intervenire per migliorare il proprio livello di digitalizzazione.

 

Il risultato è una classificazione dello stato di maturità digitale di 110 città monitorate rispetto ad alcune delle principali dimensioni della digitalizzazione della PA italiana: l’offerta di servizi online (indice Digital Public Services), l’integrazione con le principali piattaforme nazionali (Digital PA) e la maturità su open data e interoperabilità (indice Digital Data Gov) che comprende anche misurazioni sull’adozione della PDND (Piattaforma Digitale Nazionale Dati).

 

Dall’analisi emerge che Brindisi migliora il proprio posizionamento complessivo e si colloca oggi tra le amministrazioni a elevata maturità digitale. L’indice Ca.Re con un valore di 63 cresce di ben il 63% rispetto allo scorso anno, portando il Comune a salire dalla fascia medio-bassa a quella in zona verde, medio-alta. Il risultato è il riflesso delle significative performance realizzate in tutte le dimensioni: l’indice Digital Public Services ottiene un punteggio di 90 crescendo di ben il 50%. L’indice Digital PA raggiunge un punteggio di 64 (+47% vs 2024) e l’indice Digital Data Gov, che alza ulteriormente l’asticella generale, si attesta a 33 registrando un +200% rispetto al 2024.

(La valutazione è basata su un punteggio da 0 a 100)

 

“Un risultato lusinghiero e un trend di crescita che premia il lavoro avviato in questi anni dall’ufficio per la ‘Transizione digitale’ – ha commentato il sindaco di Brindisi, dott. Giuseppe Marchionna -. L’Ente ha portato a compimento l’iter di reingegnerizzazione dei procedimenti amministrativi che interessa tutti gli Uffici e qualifica l’Amministrazione Comunale in termini di trasparenza, digitalizzazione ed accessibilità ai servizi. Questo ci ha permesso di proseguire nella strada della semplificazione dei processi; ed in quella della digitalizzazione con l’offerta sul sito di sempre maggiori servizi per il cittadino”.

 

“I risultati dell’Indice Ca.Re. 2025 mostrano che la digitalizzazione ha smesso di essere un insieme di interventi per diventare un processo sistemico di evoluzione amministrativa. Ora la vera sfida è rendere strutturale questa trasformazione, garantendo la sostenibilità tecnica, economica e organizzativa delle soluzioni adottate. L’adozione della Piattaforma Digitale Nazionale Dati segna un passaggio cruciale: non solo una piattaforma ma un nuovo modo di intendere il dato pubblico come risorsa condivisa, capace di abilitare servizi più efficienti, decisioni più informate e relazioni più trasparenti tra istituzioni e cittadini. Questa, unita all’interoperabilità intelligente dei dati, rappresentano la base per una PA capace di evolversi nel tempo, non solo per adempiere, ma per anticipare i bisogni delle persone e della società tutta. Credo che questa fase vada accompagnata con responsabilità e visione: l’innovazione deve diventare cultura, parte integrante della gestione quotidiana della cosa pubblica e patrimonio duraturo per ogni ente, anche oltre la stagione straordinaria del PNRR. In Deda Next siamo impegnati ogni giorno nel trasformare questo potenziale in realtà. Non solo portando tecnologia, ma aiutando gli enti a costruire una cultura del dato e dell’interoperabilità che sia durevole e orientata a generare valore diffuso” sottolinea Fabio Meloni, Ceo di Deda Next. “Brindisi, che affianchiamo con le nostre soluzioni di back-office a supporto dei principali processi strategici e con cui collaboriamo sul fronte dei servizi online, è tra i comuni virtuosi e continua a lavorare per migliorare ulteriormente la propria maturità digitale”.

 

I TREND DI DIGITALIZZAZIONE DEI COMUNI CAPOLUOGO

Servizi digitali. Nell’indice Digital Public Services aumentano quantità e soprattutto qualità dei servizi digitali al cittadino. Le città nella fascia più alta salgono da 35 a 67, con una conseguente riduzione dei Comuni in fascia “medio-alta” (da 58 a 33) e “medio-bassa” (da 17 a 9,). Un unico Comune si colloca in fascia di maturità più bassa. La crescita significativa in questa dimensione è legata principalmente al miglioramento diffuso della qualità dei portali dei servizi, grazie alla progressiva implementazione dei template di sito comunale finanziato nella misura 1.4.1: ben 32 città ottengono il punteggio massimo in questo indicatore. Si registra però, anche un aumento della media di servizi disponibili (da 15 a 16).

 

Piattaforme nazionali. Nell’Indice Digital PA si evidenzia il miglioramento dell’integrazione dei sistemi comunali con le piattaforme nazionali. Le città nella fascia più alta nel 2025 sono 37 (2 in meno rispetto al 2024), ma crescono quelle in fascia medio-alta, che passano da 45 a 60. Si riducono contestualmente quelle in fascia medio-bassa (da 26 a 13) e nessun Capoluogo si colloca nella fascia più bassa. La crescita è legata alla progressiva adozione delle diverse piattaforme, soprattutto grazie all’avanzamento delle misure del PNRR destinate a pagoPA e appIO (1.4.3), identità digitale (1.4.4) e notifiche digitali (1.4.5).

Dati e interoperabilità. Nell’Indice Digital Data Gov, emerge la spinta della PDND all’interoperabilità nei capoluoghi. Nel 2025, le città ad un buon livello di maturità sono 11 (+7), mentre quelle in fascia medio 30 (+11). Diminuiscono le realtà con livelli medio-bassi (34) e bassi (35). La crescita più lenta di questa dimensione è dovuta al ritardo di diverse realtà sul fronte degli Open Data e all’attivazione recente della PDND rispetto alle altre piattaforme nazionali. Tuttavia, si registrano importanti progressi. Negli Open Data, i Comuni che pubblicano dataset passano dai 75 del 2024 agli 83 del 2025 e i dataset pubblicati dai 110 Capoluoghi sono 17.198. Rispetto all’interoperabilità, i Comuni attivi sulla PDND passano da 30 a 84, per 420 e-services esposti sulla piattaforma (contro i 147 del 2004). I Comuni che fruiscono di e-services erogati da altre amministrazioni crescono a 107, con una media di 9,3 e-services fruiti. Merito, anche in questo caso, del deciso avanzamento dei progetti finanziati nella misura 1.3.1 del PNRR.

 

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