Inizialmente sembrava “soltanto” l’ennesimo episodio di cronaca notturna: tre auto divorate dalle fiamme nel cuore della notte, in via Eduardo Dalbono, al rione Sant’Elia, con danni anche alla facciata di una palazzina. Un intervento dei Vigili del Fuoco per domare l’incendio e ripristinare la sicurezza dell’area, il coinvolgimento della Polizia e dei tecnici Enel per i danni alla rete elettrica. Così avevamo descritto il rogo nel primo lancio pubblicato da Brundisium.net (https://www.brundisium.net/index.php/auto-in-fiamme-nella-notte-al-rione-santelia-danni-anche-a-un-palazzo/).
Ma col passare delle ore, dietro quelle fiamme sono emersi dettagli molto più gravi – e una storia di coraggio che ha evitato una tragedia.
Ricapitoliamo i fatti: intorno alle 3:00 del mattino, una pattuglia della Polizia di Stato in servizio di controllo ha notato un bagliore anomalo proveniente dal quartiere Sant’Elia. Giunti sul posto, gli agenti si sono trovati davanti a tre auto completamente avvolte dalle fiamme, parcheggiate sotto un condominio al civico 11. Le lingue di fuoco lambivano già l’ingresso dello stabile, l’unica via di fuga per i residenti, e minacciavano le finestre dei piani alti.
Nonostante l’immediato allarme ai Vigili del Fuoco, i tre poliziotti delle Volanti non hanno aspettato i soccorsi. Hanno sfondato la porta di accesso al palazzo e, tra scale invase dal fumo e rischio di esplosioni – c’era un’auto a Gpl nei pressi dell’incendio – hanno iniziato a evacuare i residenti. In pochi minuti sono riusciti a trarre in salvo un’anziana bloccata al quarto piano e un’inquilina in stato confusionale al primo.
Complessivamente sono state evacuate 19 persone, tra cui anziani e un neonato. I tre agenti, rimasti intossicati dai fumi, sono stati soccorsi dal 118, portati al pronto soccorso e giudicati guaribili in sei giorni. Intossicati anche altri due abitanti del condominio.
Sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco che hanno domato le fiamme e bonificato l’area, sono intervenuti anche i tecnici dell’Enel per i danni ai cavi elettrici. La facciata della palazzina è stata gravemente annerita, mentre si verificano possibili danni strutturali. L’intero stabile è stato evacuato.
Il bilancio, seppur serio, sarebbe potuto essere drammatico senza l’intervento tempestivo dei tre agenti, che hanno agito con prontezza e sangue freddo. Le cause dell’incendio sono al vaglio della Polizia: Tra le auto distrutte una Porsche e una Mini Country, intestate alla stessa persona, un uomo che abita in quel palazzo. Le telecamere installate nella zona potrebbero offrire elementi decisivi alle indagini.
Il segretario regionale del SAP, Francesco Pulli, ha parlato di una “tragedia sfiorata” e ha elogiato “il coraggio e la professionalità dei colleghi che, con lucidità e determinazione, hanno salvato vite umane”. Parole di apprezzamento anche dal presidente della Commissione regionale antimafia, Luigi Caroli, che ha ringraziato pubblicamente gli agenti: “Non si sono limitati a chiamare i soccorsi, hanno agito senza esitazione e hanno evitato una strage. È a loro che dobbiamo dire grazie, ma anche a tutta la Questura di Brindisi”.
Intanto in città monta la preoccupazione per il crescente numero di incendi notturni. Un fenomeno che sta assumendo i contorni di una vera emergenza. E che chiede risposte, anche perché, come dimostrano i fatti della scorsa notte, il pericolo per i cittadini e per gli operatori è dietro l’angolo.
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