July 17, 2025

EF Solare Italia, primario operatore fotovoltaico in Italia ed in Europa controllato al 70% da F2i Sgr attraverso i suoi fondi e partecipato al 30% da Crédit Agricole Assurances, ha registrato nel mese di giugno 2025 un importante risultato: la connessione alla rete di 5 potenziamenti di impianti fotovoltaici in portafoglio per complessivi 10 MW, che si aggiungono ai 30 MW entrati in esercizio finora nel programma di interventi di potenziamento dell’azienda. Un traguardo raggiunto grazie alla stretta collaborazione tra team interni, imprese di costruzione, operatori di rete e territori.

Il programma di potenziamento degli impianti esistenti ha visto nel mese di giugno l’entrata in esercizio dell’impianto di Brindisi Sud: 5 MW incrementali, corrispondenti al doppio della potenza installata originariamente. Oltre al repowering, l’intervento ha riguardato il revamping completo della sezione storica (moduli, inverter e trasformatori) portandola a diventare un impianto tecnologicamente tra i più avanzati in portafoglio. A questo si sono aggiunti altri interventi che hanno consentito l’entrata in esercizio di 4 sezioni in media tensione in Sicilia per un totale di ulteriori 5 MW. Una testimonianza di come dalla forte collaborazione tra azienda, imprese di costruzione, operatori di rete e istituzioni possa derivare un utilizzo virtuoso di risorse, terreni ed infrastrutture già vocate alle rinnovabili.

“L’entrata in esercizio di questi 10 MW di potenziamenti, sebbene in termini assoluti rappresenti un aumento marginale della nostra capacità produttiva in Italia, è un’importante tappa di un percorso strategico che EF Solare sta portando avanti con determinazione ed è un segno concreto del nostro contributo alla transizione energetica del Paese” ha dichiarato Andrea Ghiselli, CEO di EF Solare Italia. “Grazie all’ammodernamento tecnologico del parco rinnovabile esistente è possibile valorizzare terreni già vocati alla decarbonizzazione del sistema energetico, permettendo così di raggiungere più rapidamente gli obiettivi nazionali. Un’operazione come questa richiede importanti investimenti e grande collaborazione da parte di tutti gli attori coinvolti nella filiera. Per questo auspichiamo che il potenziamento degli impianti abbia un accesso prioritario alle soluzioni di connessione e, grazie a interventi normativi, sia permesso il pieno utilizzo di queste aree già vocate alla produzione energetica. Infine, nel dibattito in corso sulle regole che definiranno come sarà pagata l’energia prodotta nei prossimi anni, pensiamo che non venga ancora riconosciuto pienamente il valore degli impianti esistenti e degli interventi di ammodernamento tecnologico sugli stessi. Infatti, gli importanti investimenti necessari ed il limitato impatto sui territori non trovano nel riconoscimento dei soli “costi residuali” una coerente remunerazione nel medio termine, con il potenziale effetto di disincentivarli” ha concluso Andrea Ghiselli, CEO di EF Solare Italia.

Il risultato di giugno si inserisce in una più ampia strategia industriale che EF Solare sta attuando in Italia sui quasi 900 MW di impianti in portafoglio e che ha visto in questi anni l’entrata in esercizio di circa 40 MW di sezioni di repowering. Ove disponibile capacità di rete, questi interventi, infatti, consentono non solo l’aumento della produzione elettrica ma anche l’aumento della potenza installata a parità di superficie utilizzata dall’impianto. A fine 2024, erano oltre 280 MW gli impianti ammodernati nell’ambito del piano di revamping, che punta a raggiungere circa 480 MW. Le attività hanno previsto l’adozione di moduli fotovoltaici bifacciali ad alta efficienza, la trasformazione da impianti fissi a sistemi con inseguitori monoassiali e l’utilizzo di strumenti avanzati di diagnostica e monitoraggio.

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