La Puglia si conferma ancora una volta una delle mete più amate, non solo dagli italiani, ma anche dai visitatori internazionali. Il dato parla chiaro: nei primi sei mesi dell’anno, la provincia di Brindisi ha registrato un incremento del 9% delle presenze turistiche. Una crescita significativa, che non è frutto del caso, ma dell’impegno costante nel valorizzare un territorio che si estende da Fasano a Carovigno, ricco di eccellenze e potenzialità ancora da esplorare pienamente.
Il futuro immediato è un luglio con le stesse presenze dello scorso anno, ma un forecast di agosto con un incremento del 7% e un settembre paragonabile al giugno passato: perché, quindi, la crescita e la scelta del nostro territorio?
La nostra forza sta in un’offerta turistica variegata: mare, natura, borghi, masserie, enogastronomia, cultura e, sempre più, esperienze autentiche legate al territorio. Il fatto di poter contare su due aeroporti, quello di Brindisi e quello di Bari, è un vantaggio strategico che ci consente di intercettare flussi turistici da tutta Europa, facilitando arrivi e partenze anche nei mesi di spalla.
Lo sviluppo futuro della provincia di Brindisi punta su tre direttrici fondamentali:
Destagionalizzazione: occorre costruire un’offerta che vada oltre il turismo balneare. Penso a pacchetti esperienziali legati all’olio, al vino, all’artigianato e alla cucina tipica, fruibili tutto l’anno; cammini e itinerari ciclabili e naturalistici da promuovere in primavera e autunno; turismo culturale con eventi, mostre, festival e visite guidate nei centri storici.
Diversificazione del target: vogliamo intercettare famiglie, giovani, smart workers e over 60. Per farlo serve una rete più diffusa di ospitalità diffusa e sostenibile, anche nei piccoli centri; è fondamentale investire nella digitalizzazione dell’offerta (piattaforme integrate, prenotazioni online, info in lingua);
Rafforzare il turismo accessibile e inclusivo: collaborazione pubblico-privato e formazione. Il territorio cresce solo se fa rete. È necessario coinvolgere imprese locali, enti culturali, aziende agricole e associazioni in progetti comuni; promuovere la formazione degli operatori sull’accoglienza, la sostenibilità e le lingue straniere.
Infine, la vera sfida sarà far convivere il successo turistico con la tutela del paesaggio e della qualità della vita per chi vive in questi territori. L’ultimo passo per coordinare servizi e territorio sarà la costituzione di una DMO, solo così la provincia di Brindisi potrà continuare a crescere in modo armonico, diventando un laboratorio di ospitalità intelligente, sostenibile e inclusiva.
No Comments