Tanti i tedofori del mondo dello sport, medaglie olimpiche e paraolimpiche, dello spettacolo che porteranno per qualche tratto della nostra Italia la Fiamma Olimpica di Milano-Cortina 2026. Un’avventura entusiasmante che vedrà protagonisti 50 tedofori, tra gli altri la nostra Flavia Pennetta, ma anche appassionati, semplici cittadini con storie di ispirazione quotidiana per tutti, scelti per essere ambasciatori di pace, amicizia e di sport. A portare la torcia olimpica ci sarà anche Alberico De Lorenzo, fotografo professionista, da Cellino San Marco, sposato con 4 figli di 31, 28, 16 e 12 anni. Da sempre appassionato dei giochi olimpici, pratica la corsa nel tempo libero. La sua storia passa dal classico evento trasformativo, doloroso ma significativo: nell’estate del 2022 gli viene diagnosticato un cancro al colon.
“Grazie al sostegno della mia famiglia e, soprattutto – dice Alberico De Lorenzo – dei medici, sono riuscito ad affrontare al meglio questo periodo della mia vita. La Fiamma olimpica è per me un simbolo di rinascita”. Uno spartiacque, dunque, in una persona che da sempre incarna i valori propri della Fiamma Olimpica.
“Mi considero una persona empatica e a disposizione di chi mi circonda. Sono figlio unico e per questo l’amore dei miei figli è il mio punto di forza. Attraverso il mio lavoro cerco di catturare le emozioni e di cogliere la diversità delle persone. Amo viaggiare, conoscere e scoprire cultura e tradizioni. Grazie al mio vissuto – continua il tedoforo cellinese di Milano-Cortina 2026 – ho scoperto la mia fragilità, ma anche il mio coraggio. Credo che sia importante raccontare ciò che nella vita ci ha segnati per aiutare e dare forza al prossimo”.
Una nomina tanto sperata che, alla notizia ufficiale, lo ha profondamente commosso. “Sono una persona che nonostante il vissuto non si è persa d’animo. Che ha voglia di vivere ogni un attimo, di conoscere e di sorridere con la persona che ama, una persona sensibile, coraggiosa e a disposizione del prossimo. Per me il viaggio della Fiamma Olimpica – conclude Alberico De Lorenzo – è simbolo di gratitudine e di speranza, concetti fondamentali per affrontare la vita che è così preziosa per ogni essere umano”.
