Domenica 23 febbraio, nuovo appuntamento del Carnevale mesagnese, un evento che ancora una volta viene realizzato per la volontà di un manipolo di appassionati che desiderano far rivivere l’esperienze e le realtà della tradizione locale.
Il Carnevale che era stato interrotto per oltre dieci anni era stato ripreso lo scorso anno ed aveva riscosso un successo insperato facendo convogliare nelle giornate delle sfilate punte di circa 30.000 persone. Ma lo scorso anno la sorpresa maggiore venne dalla novità di organizzare il primo carnevale estivo della storia mesagnese. Nessuna tradizione precedente, nessun aggancio con tutte le iniziative che durante il periodo estivo si programmano. Il successo fu strepitoso il 28 luglio con una città letteralmente impazzita e la presenza di migliaia di persone proveniente da tutta la provincia brindisina e dalle zone di soggiorno marino.
C’erano poche possibilità quest’anno per realizzare il tutto ma le sagome già costruitete, le maschere prettamente mesagnesi con “Grappolino” in prima istanza hanno convinto soprattutto gli artigiani cartapestai che una nuova edizione del Carnevale poteva essere celebrata. Ed i gruppi hanno colto la palla al balzo ed hanno inventato la loro presenza con i loro costumi.
Intanto oltre la sfilata di domenica 23 febbraio, il programma prevede altre due sfilate per Mesagne l’ultima domenica di Carnevale 2 marzo e Martedì grasso 4 marzo. Concomitanze, scuole aperte nel periodo del Carnevale hanno variamente condizionato il tutto. Così la banda giovanile e le majorettes coordinati dal maestro Pezzolla garantiranno solo una presenza, ed una presenza (martedì grasso) garantisce anche il gruppo Marco Cavallo di Latiano. Il Presidente Giuseppe Radaelli ha cercato di mediare tutte le esigenze ed è riuscito, di concerto con i gruppi, a progettare una sfilata in linea con le tradizioni carnevalesche locali.
In linea di massima si prevede la partecipazione delle seguenti scuole bi ballo e gruppi: Il mondo di Peter Pan guidato da Antonella e Maria Concetta Facecchia che convoglia tutto il sodalizio del Pianeta Accazeta ed un piccolo carro chiamato “L’isola che non c’è”. A seguire il primo grosso carro Allegorico, simbolo del Carnevale mesagnese con le icone della città e la maschera di Grappolino. Su questo carro si esibiranno Carmelo Massaro e Dalmazia Primiceri con le più conosciute canzoni folk e sarà accompagnato dai gruppi di ballo organizzati da Daniela Lupoli e il gruppo della zumba di Mariangela Fraime unitamente alla scuola Alpamar Dance di Mario e Marco Passante. La sfilata poi registra la presenza della scuola di Terrydance di Teresa Rogoli con tutte le sue streghe e streghette che anticipa il gruppo centrale costituito dal gruppo del “Drago”. Di questo gruppo si conosce poco perché vogliono riservare le loro sorprese nella sfilata.
I vestiti lo scorso anno sono stati i più ammirati ed anche quest’anno hanno promesso che non saranno da meno ed il carro è stato risistemato per motivi di logistica e condizionato dai fili della corrente elettrica. Dopo il gruppo dei Draghi si è organizzato “il mondo politico” con “l’ultima spiaggia”. I progettisti hanno chiarito che il loro carro di notevole grandezza non è una parodia rivolta a Berlusconi ma coinvolge tutta la classe politica. Ad accompagnare questo carro si saranno due gruppi vestiti da indigeni e da carcerati, “quest’ultimo in forte aumento” tra l’ilarità del coordinamento del gruppo. Particolarmente interessante si presenta il gruppo dei Pierrot, la novità di quest’anno con costumi ricercati e belli elaborati da Ines ed Ortenzia Zito.
Chiude il gruppo del Carnevale morente con la compagnia de “li Satiri” e spettacolo annesso. Questo per la prima sfilata mentre a seguire negli ultimi giorni del Carnevale si uniranno i gruppi di Marco Cavallo di Latiano e l’Associazione “Puglia insieme si può” di Brindisi.
A partire dal 1 marzo l’Associazione del Carnevale mesagnese ed il gruppo brindisino “Puglia insieme si può” hanno concordato di unire le forze ed organizzare una sfilata su Brindisi ed altre due sfilate a Mesagne. E’ la prima volta che si raggiunge un buon grado di appartenenza al territorio ed una collaborazione fattiva tra Brindisi e Mesagne. Qualcuno sarcasticamente commenta che la scomparsa delle Province fa riscoprire il senso di appartenenza al proprio territorio! Tale iniziativa è, comunque, un primo passo per organizzare eventi a più largo respiro pensando alla prossima estate.
COMUNICATO
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