May 4, 2025

… fa freddo e c’è un’aria umida che dovrei assolutamente evitare per questo inizio di bronchite ma devo necessariamente sottrarmi alla spirale pezzettinodi panettone-sigaretta-te-pezzettinodipanettone-sigaro-rum-te-pezzettinodipanettone …
ci metto un po’ a realizzare che è sabato …
esco …
sul corso Umberto ci sono i Blue 70 ed è sempre un piacere ascoltare Efisio, Bruno e company …
posteggio dalle parti della Feltrinelli …
il concerto tarda ad iniziare e sul palco il presentatore cerca di scaldare gli animi infreddoliti con una sorta di come eravamo riferito agli anni ’80 … non lo ascolto perché ho incontrato A. e con lui stiamo ricordando il decennio precedente …
le musiche che intanto scorrono non ci dicono granché … sarà il freddo o sarà la bronchite incipiente … o sarà quel decennio di differenza … riconosco gli Abba e Sergio Caputo più un altro paio di pezzi che non saprei a chi attribuire … ho freddo …
siamo qui da mezz’ora e non dico i Queen ma almeno uno straccio di Santana o di Rolling Stones … e che caspita …
comincio a starnutire, non vorrei compromettere la partenza di domani… decido di rientrare e saluto A. …
mi avvio da solo verso la macchina …
PO-VER-TA’ … mi guarda negli occhi scuotendo il capo e me lo ripete … PO-VER-TA’ … non capisco a cosa si riferisca …
ha grandi occhi neri e truccati e lunghi capelli lisci e castani … mi colpisce la bocca larga e con un ombra di rossetto scuro … nonostante il freddo ha dei jeans attillatissimi ed una felpa grigia che evidenzia un seno notevolmente prosperoso ed innaturale … ha una dizione strana … è un trans quasi sicuramente latino americano … gli rispondo senza pensarci … a chi lo dici, non c’è una lira … mi guarda come se non avessi capito il messaggio e mentre già mi passa accanto me lo ripete … PO-VER-TA’… non capisco a cosa si riferisca …
a me? … non credo, ho un giaccone niente male …
a questa città che lo costringe ad andare in giro in assenza di clienti? … forse … alla musica anni 80? …
boh … che cazzo vuol dire? …
me lo chiedo mentre sono già in piazza Cairoli …
un gruppetto di ragazzini schiamazza vicino ad una panchina …
al centro un maschietto alfetta …
intorno a lui i suoi amici si strattonano e si spingono per potersi parare davanti e dirgli qualcosa …
non hanno più di dodici tredici anni …
hai visto che culo? … iu ‘nciaggiu dittu “Ah bono” … no ssumigghia a Giulia? … ognuno ha da dire la sua …
parlano del trans appena passato …
il capetto è al centro e da quello che capisco si è parato davanti al viados e gli ha chiesto da accendere facendo ridere i compagni …
sono tutti eccitatissimi … hanno visto un vero trans … mi fermo e fingo di armeggiare con il laccio della scarpa …
i ragazzini sono al settimo cielo…
questa avventura la racconteranno e se la racconteranno per decine di volte arricchendola di particolari inesistenti …

 

se era questa la PO-VER-TA’ alla quale si riferiva il trans non sono per niente d’accordo … se si riferiva alla povertà di spirito è proprio fuori strada … questi ragazzini sono solamente degli stronzetti ancora acerbi … impareranno presto il politicamente corretto …
per ora hanno ancora un po’ di tempo per essere crudeli e spietati come solo i ragazzini sanno esserlo …
verranno educati molto presto al rispetto ed alla tolleranza … li lascio mentre ancora si gridano addosso l’un l’altro …
sono stronzetti … sono ragazzini …

 

intanto mi aumenta il raffreddore e ho già qualche colpo di tosse … penso che sto invecchiando: non riesco a stare in piedi al freddo per più di mezz’ora, non mi piace la musica degli anni 80, non riesco a giudicare male dei ragazzini maleducati …

 

sono proprio vecchio … e si …
mi piacciono i Beatles, i Pink Floid e i Genesis, penso che un figlio debba avere un padre ed una madre, credo che fra un gay sfacciato ed un dodicenne impaurito il secondo andrebbe più tutelato e se vedo un trans che moraleggia e giudica mi girano anche un po’ le palle …
domani ci sono Le Orme all’Impero …

se fossi stato a Brindisi sarei andato a vederle.

 

Apunto Serni

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