Venerdì prossimo 10 marzo a partire dalle 9:30 la Chiesa delle Monacelle, nel centro storico di Ostuni, ospiterà il convegno sul tema: “Produrre salute a partire dai bisogni. La sanità pugliese tra epidemiologia, cittadinanza e politica”.
Il convegno è organizzato dal Comune di Ostuni, assessorato alle Politiche sociali in collaborazione con il Forum della società civile, la Asl e l’Ordine dei Medici della Provincia di Brindisi e l’Istituzione Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale. Coordinatori del convegno sono il prof. Francesco Calamo Specchia ed il dott. Franco Colizzi.
Nella prima parte dei lavori verrà illustrato il Progetto curato dal Prof. Calamo Specchia. Subito dopo ricercatori e studiosi di diversi orientamenti analizzeranno come gli sguardi diversi delle loro rispettive discipline possono contribuire alla selezione tra gli indicatori di Atlante di un set utilizzabile per approntare una ipotesi di applicabilità in campo.
Sono previsti gli interventi di Anna Maria Rizzo, Docente Università del Salento, Cataldo Scarnera, Dirigente Sede territoriale ISTAT per la Puglia, Fabrizio Bianchi, Responsabile Unità di Epidemiologia ambientale e registri di patologia, IFC-CNR, Pisa, Ottavio Narracci, Direttore Generale ASL BAT. Le conclusioni saranno affidate a Giancarlo Ruscitti, Direttore Dipartimento Regione Puglia Promozione della Salute.
Nella seconda parte rappresentanti delle forze sociali e dell’associazionismo, delle istituzioni territoriali e della sanità pubblica regionale discuteranno della possibilità di attivare un intervento pilota di applicazione di Atlante a livello di Comune, di Asl o regionale.
Dopo l’intervento del dott. Colizzi si aprirà il dibattito alla presenza dei Sindaci dei comuni di Ostuni, Francavilla Fontana e Brindisi con la partecipazione del direttore generale della Asl di Brindisi. Moderatore dell’incontro sarà il presidente del Forum della Società Civile, Enzo Cappetta. Le conclusioni saranno affidate a Giovanni Gorgoni, commissario straordinario ARES Puglia.
Da ormai gran tempo l’OMS definisce la salute non solo come normalità biofisica, ma come completo stato di benessere anche psichico e sociale; e definisce l’ambiente non solo come mero sfondo naturale della vita umana, ma come insieme di tutti i fattori eterogenei (sociali, culturali, istituzionali/organizzativi, economici, antropologici, ecc.) che influiscono positivamente o negativamente sulla salute.
Determinanti positivi e negativi per la salute sono cioè presenti ai livelli più vari della vita dei singoli e delle collettività; e occorre identificarli a qualunque livello essi siano, per poter intervenire ad ognuno di tali livelli per contrastare quelli negativi e promuovere quelli positivi.
Per tale identificazione non può bastare quindi l’approccio epidemiologico “classico”, mirato sulla rilevazione di dati di morbosità, mortalità e rischio biologico/ambientale in aria-acqua-suolo; ma serve un nuovo modello di analisi di contesto metadisciplinare che metta a confronto diverse scienze per costruire un sistema di rilevazione integrato mirato sull’ambiente nel senso lato in cui lo definisce l’OMS.
Un tentativo di identificazione di tale modello è stato compiuto con il “Progetto Atlante” dall’Ordine dei Medici di Brindisi: una analisi e una discussione del progetto, e della sua potenzialità come strumento per favorire una espressione ragionata delle richieste dei cittadini e una verifica delle risposte delle istituzioni, costituisce l’obiettivo di questo convegno.
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