June 29, 2025

Si è spento nel pomeriggio del 28 giugno, all’età di 84 anni, Giuseppe Martellotta – Peppino per chi lo ha conosciuto da vicino – protagonista di una lunga stagione politica tra Brindisi, Bari e l’intera regione. Dopo una lunga malattia, lascia un segno profondo nella memoria collettiva della politica pugliese, soprattutto tra chi ha militato nelle fila della Democrazia Cristiana, di cui fu esponente autorevole e punto di riferimento per la corrente di sinistra.

 

Fasanese, venne eletto per la prima volta nel Consiglio regionale della Puglia nel 1980. Fu riconfermato nel 1985 e ancora nel 1990, raccogliendo oltre 25mila preferenze nella circoscrizione di Brindisi. In quegli anni ricoprì incarichi centrali nella macchina regionale, tra cui quello di assessore al bilancio a partire dal 1985: un ruolo che gli permise di imprimere un cambio di passo alla programmazione finanziaria della Regione, puntando su una distribuzione più razionale delle risorse e sostenendo con convinzione settori strategici come agricoltura, artigianato e turismo.

 

Nel marzo 1994, sostenuto da una coalizione di centrosinistra (PPI, PSI, PSDI), divenne presidente della Regione Puglia, rimanendo in carica fino all’aprile del 1995. Durante il suo mandato, promosse politiche innovative in ambito sanitario, sociale e culturale, rafforzando il coinvolgimento degli enti locali nei processi decisionali e nella gestione delle risorse pubbliche.

 

Numerosi gli interventi che, grazie al suo impegno, interessarono Fasano, la sua terra: dalla sede dell’Azienda di Promozione Turistica, scelta dopo un acceso confronto con Ostuni, alla ristrutturazione del Palazzo dei Congressi e della Casina Municipale. E ancora: investimenti per il recupero della viabilità rurale, progetti di irrigazione dei campi, sostegno alla cooperazione agricola, creazione di un centro di formazione professionale, fondi per una mostra permanente dell’artigianato, e iniziative mirate ai giovani nel campo dei servizi sociali.

 

Sotto la sua guida, Fasano beneficiò di oltre 40 miliardi di lire di finanziamenti per opere pubbliche: dall’edilizia ospedaliera a quella scolastica, dalla rete idrica e fognante agli impianti sportivi, fino alle strutture socio-assistenziali, ai porti, al mercato, ai cimiteri, alle case di riposo e al potenziamento delle reti elettriche.

 

Fu anche presidente della Provincia di Brindisi e legato a figure storiche della DC come Peppino Zurlo, Francuccio Scoditti, Toni Crusi, Franco Campanale. A testimoniare il suo ruolo di maestro politico per le generazioni successive sono oggi le parole cariche di affetto e gratitudine di chi lo ha affiancato nelle campagne elettorali, nei congressi, nelle sfide amministrative.

 

Dopo la fine del suo mandato da consigliere regionale, Martellotta decise di lasciare la politica attiva, rifiutando ogni proposta di rientro. Lo fece con la discrezione che lo aveva sempre contraddistinto, ma il suo stile, la sua visione e il suo operato restano impressi nelle tracce concrete lasciate sul territorio.

 

Ai suoi familiari, il cordoglio di una comunità che oggi saluta un uomo delle istituzioni, protagonista appassionato e generoso della vita pubblica pugliese.

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