L’estate brindisina accende il suo grande schermo sotto le stelle con una nuova edizione di “Cinema Addiction”, il ciclo di proiezioni curato da Apulia Film Commission in collaborazione con il Comune di Brindisi, in programma all’Arena Eden, nel quartiere Bozzano, ogni giovedì alle ore 21 dal 19 giugno al 24 luglio. Sei appuntamenti a ingresso libero che propongono un doppio percorso cinematografico: “Novecento, auf wiedersehen”, dedicato a opere diventate pietre miliari degli ultimi decenni del secolo scorso, e “Geografie contemporanee”, un trittico di titoli che indagano le forme e i linguaggi del presente. Tutti i film saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.
Il primo ciclo si apre giovedì 19 giugno con “Les amants du Pont-Neuf” (1991) di Leos Carax, presentato per la prima volta in Italia nella versione restaurata in 4K. Un film impetuoso e struggente, sospeso tra sogno e rovina, in cui Alex, clochard e artista tormentato, incontra Michèle, pittrice in fuga dal proprio passato e minacciata dalla cecità. Sotto le arcate del Pont-Neuf i due vivono una storia d’amore folle e marginale, tra piccoli furti, bicentenari in piazza e notti senza tregua, in una Parigi ricostruita vicino a Montpellier per una delle produzioni più visionarie e costose del cinema francese.
Il 26 giugno sarà la volta di “L’odore della notte” (1998), secondo film di Claudio Caligari, regista outsider del nostro cinema, autore di culto di “Amore tossico”. Liberamente ispirato al romanzo “Le notti di arancia meccanica”, il film racconta la doppia vita di Remo Guerra, poliziotto di giorno e rapinatore notturno, in una Roma crepuscolare tra il 1979 e il 1983. La sua ribellione proletaria prende la forma della violenza ma dietro la durezza si cela il tentativo disperato di riscatto, anche attraverso la breve illusione di un bar aperto in periferia. Un noir livido attraversato dal carisma ruvido di un giovane Valerio Mastandrea.
Chiude la prima sezione, il 3 luglio, “Vital” (2004) di Shinya Tsukamoto, presentato nella sezione “Orizzonti” della Mostra del Cinema di Venezia. Dopo un incidente d’auto in cui perde la memoria e la compagna Ryôko, lo studente di medicina Hiroshi riprende i suoi studi. Durante un corso di anatomia, riconosce nel corpo da dissezionare quello della donna amata. Inizia così una discesa vertiginosa tra ricordi reali e immaginari, eros e lutto, fino all’ossessione. Un film di anatomia spirituale e carnale, scandito da silenzi, visioni e corpi che parlano oltre la morte.
Dal 10 luglio si entra nel territorio di “Geografie contemporanee”, con tre film che affrontano il presente con sguardi inquieti e linguaggi spigolosi. Si comincia con “Good Time” (2017) dei fratelli Safdie, un noir urbano che si muove a ritmo di allucinazione. Connie, piccolo criminale newyorkese, coinvolge il fratello disabile Nick in una rapina finita male. Ne nasce un’odissea notturna tra ospedali, parchi giochi, droghe e identità scambiate. Un film che corre come una febbre, capace di restituire il battito schizofrenico della metropoli contemporanea.
Il 17 luglio arriva “Hokage” (2023), ultima opera del maestro giapponese Shinya Tsukamoto, premiata alla Mostra di Venezia con il NETPAC Award. In una città giapponese devastata dai bombardamenti, una donna sopravvive nella sua taverna, tra le rovine e le visite forzate di uomini mandati da un protettore. È un film di silenzi e resistenza, che racconta la guerra non dal fronte ma dalle sue conseguenze intime e inestirpabili.
Infine, il 24 luglio, “Le occasioni dell’amore” (2023) di Stéphane Brizé, con Guillaume Canet e Alba Rohrwacher. Mathieu è un attore in crisi, Alice una musicista che ha lasciato tutto alle spalle. Si ritrovano quindici anni dopo la fine del loro amore, in una località bretone fuori stagione. Il tempo ha scavato solchi profondi ma anche lasciato margini per ciò che poteva essere. Un film sull’incompiuto, sul rimpianto e sulla possibilità – forse – di una seconda occasione.
Con “Cinema Addiction”, l’estate brindisina si fa racconto in immagini: tra amori bruciati, città ferite, notti inquietanti e volti che tornano dal passato, sei film per chi ama il cinema che rischia, che scompone, che scava.
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