Il Codice dei Contratti pubblici ha posto al centro due principi cardine voluti dal legislatore: il principio del risultato e il principio della fiducia. Ogni contratto deve tradursi in un’opera utile e conclusa nei tempi stabiliti e il rapporto tra stazioni appaltanti e operatori economici deve fondarsi su leale collaborazione e responsabilità reciproca.
Nella realtà però, spesso questi principi vengono meno, generando criticità nella gestione dei contratti. Nelle ultime settimane, ANCE Brindisi ha raccolto numerose segnalazioni delle imprese associate: difficoltà nei cantieri, progettazioni approssimative, scarsa chiarezza nei rapporti contrattuali. Problematiche che non restano solo interne al settore, ma che trovano piena conferma nelle notizie di stampa di questi giorni, dove emergono ritardi, incertezze e persino uno scontro politico che arriva a mettere in discussione la valutazione economica degli studi di fattibilità alla base di diversi interventi.
Di fronte a questo scenario, ANCE Brindisi ha ritenuto necessario aprire un confronto diretto con l’Amministrazione comunale di Brindisi e ha incontrato una delegazione composta dall’Assessore ai Lavori Pubblici Cosimo Elmo, dall’Assessore all’Ambiente Livia Antonucci e dal dirigente del settore Lavori Pubblici Fabio Lacinio.
Al centro dell’incontro, la convinzione che senza una progettazione di qualità non vi può essere equilibrio contrattuale: solo in queste condizioni le imprese possono lavorare con certezza e regole chiare, e le amministrazioni possono raggiungere i risultati attesi senza varianti, contenziosi o rallentamenti che finiscono per danneggiare l’intera collettività.
Una progettazione carente non è solo un problema tecnico: è un vero e proprio fattore di rischio. Significa aumento dei costi, ritardi e opere incompiute per le amministrazioni; si traduce in incertezza, problemi imprevisti e responsabilità improprie per le imprese.
Il tema è ancora più stringente con il PNRR: entro metà 2026 le opere dovranno essere concluse e non c’è spazio per approssimazioni o rescissioni contrattuali, che aggraverebbero ulteriormente le difficoltà.
ANCE Brindisi ribadisce con forza il proprio obiettivo: le opere vanno realizzate e utilizzate dai cittadini e, nel contempo, generare ricchezza sul territorio. Le imprese locali non possono essere penalizzate, ma vanno tutelate e messe nelle condizioni di lavorare con regole chiare e certe.
È il momento di una svolta: saremo al fianco delle imprese che non possono essere l’agnello sacrificale del sistema. Come ANCE siamo pronti a fornire un supporto concreto alle amministrazioni per portare i cantieri a compimento.
Abbiamo quindi chiesto di programmare, a stretto giro, un nuovo incontro operativo, con l’obiettivo di individuare soluzioni concrete che consentano di superare le criticità e garantire il vero risultato atteso: il completamento delle opere.
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