“Avevo già presentato lo scorso 3 settembre al presidente, Nichi Vendola e all’assessore alle Politiche per la Salute, Donato Pentassuglia un’interrogazione sull’organizzazione dipartimentale dell’Asl Brindisi in assenza di atto aziendale, a tutt’oggi senza alcun riscontro.
Ma la volontà e perseveranza da parte della Direzione generale dell’Asl nell’adottare atti destinati ad avere profonde ripercussioni sulla gestione aziendale per i prossimi cinque anni, ignorando leggi e regolamenti vigenti, mi hanno spinto a presentare questa mattina una nuova interrogazione, ancora più esaustiva della precedente su comportamenti e atti discutibili e a mio parere palesemente illegittimi”.
Maurizio Friolo, consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente della III Commissione Sanità, fa riferimento in particolare al perdurare dell’assenza dell’Atto aziendale, “il solo documento con il quale si possono modificare i precedenti assetti organizzativi”, ricorda. E ancora, al mancato rispetto delle norme anticorruzione, alla messa in disponibilità dei dirigenti – pur non risultando personale dirigenziale in esubero -, e alle strutture di nuova istituzione senza l’individuazione dei contenuti richiesti e necessari per i relativi incarichi.
“Un processo di dipartimentalizzazione forzata” lo definisce e che, tra l’altro, potrebbe essere in contrasto con l’adottando Piano di riordino. Da qui la nuova iniziativa, e la rinnovata richiesta di conoscere “quali azioni e quali controlli” siano state adottati dall’assessore e dal suo staff dopo i numerosi rilievi critici evidenziati, “e quali iniziative” intendano eventualmente “porre in essere per scongiurare che le leggi approvate in Consiglio regionale vengano costantemente ignorate dai Direttori Generali”.
COMUNICATO STAMPA MAURIZIO FRIOLO – CONSIGLIERE REGIONALE FORZA ITALIA
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