December 30, 2025

Un anno sta per terminare ed alcune riflessioni sono d’obbligo.

Partendo da noi, possiamo fare un bilancio positivo o negativo in relazione agli eventi trascorsi in maniera razionale, quasi matematica, dando un voto ad esempio con una scala da 1 a 10.
Ancora possiamo valutare gli obiettivi conseguiti o i propositi soddisfatti magari considerando la materialità dei beni acquisiti o perduti.
Oppure prendere in considerazione gli errori commessi o all’opposto i successi conseguiti.

Ci possono essere lacrime e tristezza o esultanza e gioia.
A questo punto in genere si rivolge il pensiero all’anno nascente ed un nuovo progetto può portare sollievo e speranza

Ma tutto questo è possibile solo se siamo in salute e se non abbiamo pericoli che tocchino la nostra vita ed incolumità.

 

Ecco che l’essere in salute appare come un dono che nei momenti in cui è presente non viene quasi mai considerato come tale.
Impariamo a farlo.

 

Posso avere o non avere un tetto sulla testa dove affrontare i rigori dell’inverno (capodanno porta da sempre l’irrigidirsi delle temperature).

Posso avere a disposizione cibo sufficiente per le mie esigenze o convivere con i morsi della fame.

Posso girare per le strade liberamente o seguire il rumore di aerei e droni portatori di morte.

Posso rivolgere la parola ed il sorriso ai miei familiari o piangerne la perdita per quella macchina di morte che è la guerra…

 

Se siamo dalla parte giusta impariamo a ringraziare per i doni ricevuti.
Ma non solo, rivolgiamo il pensiero a chi sperimenta spesso solo mancanze ed assenze. A volte basta un piccolo gesto per scaldare il cuore a qualcuno.
Per quanto non dipende da noi è possibile non solo seminare pace e costruire ponti. ma anche fare le giuste scelte politiche e di impegno sociale.

Felice anno nuovo

 

Iacopina Maiolo

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