“Non mi pento di aver tagliato i ponti con i Flora. A Brindisi hanno sfasciato tutto e sono scappati via. Come hanno fatto altrove…”
E’ questo il commento del Sindaco Consales alle ultime vicende che stanno riguardando la società calcistica del Città di Brindisi.
Le parole – affidate al profilo twitter – sono dei veri e propri macigni ma non sorprendono più di tanto gli osservatori asettici delle vicende legate al calcio brindisino.
Era stato proprio Consales, con l’intercessione dell’ex D.G. Enzo Carbonella, a garantire un futuro al calcio brindisino dopo che la gestione di alcuni imprenditori locali era entrata in crisi.
Ma i rapporti con Flora non sono mai stati idilliaci.
Soprattutto dopo aver provocato la rottura con Carbonella, l’imprenditore barese ha spesso accusato l’Amministrazione Comunale di scarsa attenzione (soprattutto economica) alle sorti della squadra.
Dall’altra parte si lasciava trapelare la considerazione che la gran parte dei contributi affluiti alla società sotto forma di sponsorizzazioni non erano di certo attribuibili a Flora o al suo poco produttivo ufficio marketing.
Il risultato è stata una sorta di guerra fredda tra la società calcistica (spalleggiata dalla parte calda della tifoseria) e buona parte del mondo politico. Anche l’Assessore allo Sport, Ingrosso, ha mosso un passo indietro. E non poteva che essere altrimenti dal momento che era stato il bersaglio di pesanti improperi di parte degli ultras mentre – assieme a moglie e figli – partecipava alla presentazione della squadra. La contestazione, fomentata dalle “solite” dichiarazioni della dirigenza, aveva rappresentato per Ingrosso una delusione enorme soprattutto se si considera che pochi mesi prima l’Assessore era stato molto vicino alle sorti della società a tal punto da contribuire alle trasferte delle squadre giovanili.
Oggi, dopo le notizie poco edificanti (ma tutt’altro che inattese) del disimpegno di Flora e dell’ingerenza di qualche ultras nelle vicende di spogliatoio, il Sindaco torna a dire la sua.
D’altronde, il primo cittadino non poteva essere indifferente alla notizia che diversi calciatori hanno abbandonato la squadra dopo un’accesa lite con alcuni personaggi avvenuta negli spogliatoi del Fanuzzi.
Una vicenda che parte da lontano ma che ha avuto nelle ultime vicende legate a Flora la miccia che ha fatto scoppiare la bomba.
Una vicenda che è legata a doppio filo al mondo calcistico ma che potrebbe (e dovrebbe) avere strascichi anche in altre sedi.
Adesso che la gestione Flora (con l’appendice del passaggio delle quote in mano al suo fido scudiero Morisco) è giunta al capolinea, si tornerà a lottare per il futuro del calcio brindisino.
Molto, anzi tutto, dipende da Flora. Lui ha il pallino in mano e se vuole far morire la società può farlo tranquillamente restando inerte.
Di certo sarà difficile che qualcuno bussi alla sua porta, soprattutto dopo questa ennesima dimostrazione che il calcio brindisino fatica a mettere alla porta alcuni personaggi capaci di trasformare vicende calcistiche in episodi da cronaca nera.
Occorre una vera e propria svolta. Un cambiamento di pagina che va attuato principalmente senza pretendere cifre esorbitanti per la cessione di una società alla frutta.
Poi occorrerà mettere i paletti su altre questione che sono note da tempo a tutti gli osservatori più attenti…
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