June 2, 2025

La UIL di Brindisi esprime forte preoccupazione per la situazione che da troppo tempo si registra nella gestione delle liste d’attesa all’interno dell’ASL di Brindisi. I segnali raccolti dalla cittadinanza e dal personale sanitario evidenziano una progressiva deriva verso la privatizzazione di fatto del servizio sanitario pubblico, che penalizza in particolare i cittadini più fragili e con minori possibilità economiche per ricorrere a consulti privati.
È inaccettabile che in un territorio già colpito da carenze infrastrutturali e sociali alcuni professionisti della sanità pubblica operino come se le strutture pubbliche fossero studi privati, destinando tempo ed energie all’attività a pagamento (ALPI) a scapito di quella istituzionale. È un modello distorto che alimenta iniquità e mina alla base la fiducia dei cittadini nel sistema pubblico.
La UIL di Brindisi chiede che venga immediatamente rivisto e aggiornato il regolamento aziendale sull’ALPI – risalente al 2016 – e che sia applicato con rigore. Va garantita la massima trasparenza nella gestione delle agende e degli incarichi, affinché non si creino corsie preferenziali per chi può pagare e attese insostenibili per chi ha solo il ticket.
Chiediamo inoltre che la Direzione ASL non si limiti ad accendere un faro sul tema delle liste d’attesa ma assuma una posizione netta e agisca concretamente per tutelare i lavoratori onesti e corretti ed i cittadini che hanno bisogno senza avere mezzi propri. È tempo che si ponga fine a comportamenti speculativi che compromettono l’equità e la dignità del Servizio Sanitario Pubblico.
La UIL di Brindisi continuerà a vigilare affinché il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione, non diventi un privilegio per pochi, ma resti un bene comune, accessibile a tutti. I problemi della Sanità non sono solo di un settore di lavoratori ma dell’intero territorio e della dignità di ogni vita umana di questa provincia.

Il Coordinatore Provinciale UIL Brindisi
Fabrizio Caliolo

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