Centinaia di cittadini in piazza contro la situazione dei rifiuti. La Carluccio cerca visibilità ma viene bombardata da fischi

“I conflitti rappresentano una componente essenziale del dibattito politico in una società democratica, a volte possono ridursi a puri scontri comunicativi, durante i quali l’obiettivo dei protagonisti diventa catturare l’attenzione del pubblico”.

“La miglior difesa è l’attacco”.

Queste due arcinote tecniche di comunicazione hanno portato Angela Carluccio, Sindaco di Brindisi, ad intervenire nella manifestazione organizzata da Salute Pubblica  per protestare contro la grave situazione dei rifiuti e dell’incuria dei luoghi pubblici.

L’appello di Salute Pubblica – sostenuto da partiti, sindacati ed associazioni – è stato accolto da circa 300 cittadini che hanno invaso Piazza Matteotti, davanti a Palazzo di Città, per chiedere al Sindaco di affrontare l’emergenza, senza più indugi.

La manifestazione, introdotta dal dott. Maurizio Portaluri, ha visto il susseguirsi di numerosi interventi dei rappresentanti di associazioni e sindacati e di semplici cittadini. Tutti hanno sottolineato l’inefficienza del servizio e l’onerosità della Tari

 
Il clou dell’attenzione – come nelle migliori intenzioni di chi si occupa della comunicazione del Sindaco – è stato raggiunto quando in piazza è arrivata Angela Carluccio assieme all’assessore all’Ambiente, Vito Carella.

 
Accolta da un impietoso nugolo di fischi, la Carluccio ha asserito che l’amministrazione ha “fatto una serie di approcci per trovare delle soluzioni percorribile, ma i tentativi non sono andati a buon fine. Da amministratori vogliamo trovare una soluzione e stiamo lavorando con dedizione. Qualunque soluzione che adotteremo sarà attuata nel rispetto delle normative”.
 
Alla Carluccio ha risposto il giudice Michele Di Schiena, che ha contestato di non voler adottare provvedimenti urgenti.
 
Ma al di là di questo, fa riflettere che un Sindaco scenda in piazza di fronte a centinaia di cittadini che protestano contro l’emergenza ambientale e ammetta candidamente che “i tentativi non sono andati a buon fine” e che non si è ancora trovata una soluzione.

 
 
Dopo diversi altri interventi il dott. Portaluri ha dichiarato che, se non si registreranno novità, il movimento tornerà in piazza tra quindici giorni.