May 4, 2025

…e comunque se venite su venitemi a trovare …
nel “su” ci sono due o tre esse di troppo ed il tono è quello cantinelante che in noi terroni evoca territori sterminati che vanno dall’appennino tosco emiliano alla val Gardena …
parte domani mattina e ancora una volta forse lascia Brindisi con un magone che mai si sognerebbe di esternare …

 
M. dice che è felice lassù nel nord …
felice e soddisfatto …
la Francesca mi lavora in banca già da due anni …
e a me verrebbe da rispondere che M. e L. mi fanno ancora il liceo ma mi trattengo …
non capirebbe …

 
non so esattamente cosa faccia e non glielo chiedo …
vagamente ricordo che i primi anni al nord li passò a Milano a lavorare nei mercati generali grazie ad un parente che li si era affermato …

 
le notizie che ebbi dopo pochi anni parlavano di M. trasferitosi in non so più quale paesino del bresciano, sposato con una donna più grande ed impiegato presso il comune …
non giurerei però che le notizie riguardassero proprio lui, non siamo mai stati grandi amici …
ora ha due grandi borse in mano ricolme di verdure acquistate in un piccolo negozio appena aperto qui sul viale …
da una spitterrano rape fresche come fossero fuochi d’artificio e nell’altra, su un fondo di ravanelli che appena si intravede, sono posate cime e cime di cicorie e di bietole verdi, freschissime e umide …
forse sono destinate alla madre che a casa qui a brindisi è rimasta da sola o forse sono l’estremo appiglio materiale al sud che M. avrà ancora per qualche giorno …

 
forse sarà un trapiantato anche li nel suo paesino del bresciano … forse anche lì sentirà di non essere a casa …
forse anche li cercherà di evocare mondi migliori e terre più felici così come adesso sta facendo con me riferendosi al “suo” nord …

forse quelle verdure serviranno a inneggiare il “suo” sud ancora pulito e vivibile …

ahhh i sapori del sud, il sole del sud …

 
se ricordo bene dovrebbe avere più o meno la mia età ma ha qualcosa di vecchio e di stanco che spero che non mi appartenga ancora …
quando, pochi anni fa si fermò a Brindisi per l’estate, lo incontrai in spiaggia e mi chiese di imprestargli una macchina fotografica subacquea cui tenevo molto …
me la ridiede ammaccata ed inutilizzabile dopo due giorni …
è sempre stato un po’ coglione …

 
riprende la suonata della partenza intelligente cercando di convincermi della bontà di partire nel giorno festivo …
ci sarà poco traffico e senza code ai caselli in poche ore sarà a casa …
non so perché mi viene in mente un verso di Bodini …
quando tornai al mio paese al sud, io mi sentivo morire …
quante volte ho trovato giusti questi versi … ma adesso mi rattrista la morte di chi il sud lo lascia …

 
M. domani sera arriverà stanco e triste nel suo paesino della bassa … la nebbia, il freddo e quella compagna quasi oramai anziana …
disfarà le valigie ….
si preparerà per il lavoro di giovedì e forse, non visto, assaporerà l’odore di quelle verdure ancora fresche prima di riporle in frigo …

 
M. mi risparmia il ciao nè e gliene sono grato …
mi abbraccia e mi bacia salutandomi …
non l’ha mai fatto e capisco che il bacio non è per me: penso che bacerebbe chiunque lo riportasse solo per un attimo alla sua giovinezza …

 
mi dice, andando via, di salutare Sergio …
sorrido per una cosa che mi viene in mente ma non la dico …

 
mi chiede se lo vedo spesso … dico non tanto … lo chiamerò? … dico di si … ci rimane male … nella sua mitologia gli amici di un tempo devono essere rimasti assieme …

 
mi riviene in mente quella cosa di prima ma non la dico neanche adesso … ciao … ciao …

 

e comunque se venite su venitemi a trovare …
adesso “su” ha una sola esse e neanche sibilante … e il tono ha meno cantilena …

 
ciao … ciao …

 
mi infilo in macchina che comincia a piovere …
l’incontro con M. mi ha rattristato ma mi viene lo stesso da ridere perchè mi ritorna il pensiero che fino ad adesso ho scacciato:

ma chi cazzo è Sergio? boh …

 

Apunto Serni

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