Real Vico Equense: Apuzzo, Oriente, Lettieri, Barone E., Maraucci, Schettino, Coppola, Della Ventura (63′ Mascolo), Di Rocco (52′ Falcone), Iovene, Barone V. (48′ Prisco). A disp.: Biondi, Vigorito, Ferrara, Esposito, Melcarne, Cerciello. All.: Cioffi.
Brindisi: Peschechera, Lorito, Liotti (86′ Iaboni), Pollidori, Sicignano, Cacace, Fella, Ancora, Gambino, Pellecchia (63′ Vetrugno), Loiodice. A disp.: Tufano, Vantaggiato, Gasperini, Akuku, Greco, Troiano. All.: Chiricallo
Arbitro: Bertolino di Trapani coadiuvato da Sifonetti e Cucumo
Reti: 10′ Gambino, 36′ autorete Cacace, 66′ Loiodice, 79′ Mascolo (rig.)
Espulso: 51′ Apuzzo
Ammoniti: Lorito, Loiodice, Iovene, Pollidori, Barone V., Schettino
Recupero: 1′, 5′
Un autogol ed un rigore condannano il Brindisi al pareggio sul campo del Real Vico Equense.
Due punti persi per la squadra di Chiricallo che vuoi per sfortuna, vuoi per ingenuità è costretta a tornare con un solo punto da un campo tutt’altro che inespugnabile.
Il Brindisi ha avuto il grosso demerito di non saper chiudere la gara quando ne ha avuto l’occasione, consentendo agli avversari di poter utilizzare l’unica arma a loro disposizione: la forza di volontà.
Grida vendetta l’ingenuità di una squadra d’alta classifica che non riesce a gestire la squadra contro avversari di caratura inferiore nemmeno quando si trova in superiorità numerica e con un rete di vantaggio.
La gara:
Pronti via e tra Brindisi e Vico è subito battaglia. Al 2′ Iovene divora un’occasione d’oro spedendo fuori da ottima posizione a tu per tu con Peschechera. Il Brindisi risponde alla grande ed in poco più di sette minuti crea almeno tre nitide palle gol. Sono Fella e Gambino a sfiorare il vantaggio prima che Gambino, al 10′ regali l’1-0 al Brindisi con un colpo di testa dei suoi su preciso servizio di Loiodice.
Il Real Vico accusa il colpo ma il Brindisi non ne approfitta e lentamente i padroni di casa prendono a macinare gioco. Ci provano Barone e Lettieri ma per il resto la difesa brindisina fa buona guardia. I biancazzurri sono concentrati e determinati e, con le buone o con le cattive, sporcano il gioco avversario e tentato di proporsi nella metà campo avversaria con il temibile poker offensivo composto dal solido Gambino e dai mobilissimi Pellecchia, Loiodice e Fella.
Nel periodo migliore del Brindisi, però, arriva la frittata di Cacace, che spedisce nella propria rete un insidioso traversone di Iovene per il più classico degli autogol.
Nel secondo tempo, il Real Vico tenta il tutto per tutto per conquistare i tre punti e, sulle prime, il Brindisi è costretto a limitarsi a controllare. Cioffi mette in campo Prisco per aumentare il potenziale offensivo ma non fa i conti con la sciocchezza del suo portiere Apuzzo che dopo essere uscito a valanga su Fella, ferma con una manata in faccia il tentativo del n.7 pugliese di battere velocemente il fallo laterale.
La sacrosanta espulsione decretata dall’arbitro Bertolino di Trapani cambia l’inerzia della partita. Il Brindisi decide di far valere la maggiore classe e si spinge in avanti. Ci provano Pellecchia ed Ancora ma la rete arriva al 66′ per merito di Loiodice che entra in area, si sbarazza di un avversario con il doppio passo e spara un diagonale che si spegne all’angolino alla destra del n.12 Falcone.
La rete subita scuote i padroni di casa.
A caricarli ci pensa anche mister Chiricallo che toglie l’attaccante Pellecchia e mette dentro il difensore Vetrugno, offrendo chiari segni di un atteggiamento rinunciatario, volendo predisporre la sua squadra al contenimento degli avversari piuttosto che tenere impegnati i padroni di casa con un velocista come Pellecchia.
E allora, non avendo più nulla da perdere, il Vico Equense si butta in attacco ed il Brindisi subisce al 73′ Peschechera si supera su un insidioso destro di Iovene ma al 79′ i biancazzurri sono costretti a capitolare per colpa di una grossa ingenuità di Lorito: il n.2 interviene maldestramente su Iovene in una zona dell’area di rigore dove l’attaccante campano non avrebbe avuto alcuna chance di rendersi pericoloso. Il n.10 di casa accentua la caduta ma altrettanto evidente è che il n.2 biancazzurro tocca la gamba dell’avversario. Il rigore è trasformato da Mascolo.
L’ultima fase è appannaggio del Brindisi che spreca una grossa occasione con Fella e torna in Puglia con un pareggio che non rimpingua la classifica come sarebbe stato auspicabile per ridare entusiasmo all’ambiente
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