Promuovere un Biodistretto della Valle d’Itria, con una collaborazione tra agricoltori, consumatori e istituzioni impegnati a sostenere il modello biologico: filiera corta, gruppi di acquisto e mense pubbliche bio. Questa la proposta della sezione pugliese di Aiab, l’associazione italiana per l’agricoltura biologica, nel corso di un incontro che si è tenuto nel Bosco Augelluzzi a San Michele Salentino, in provincia di Brindisi, promosso dal Trullo Sociale. Erano presenti Patrizia Masiello, presidente di Aiab Puglia, Nico Catalano, agronomo e consigliere di amministrazione di Firab (Fondazione italiana per la ricerca in agricoltura biologica e biodinamica), Pasquale Bonasora (Labsus Puglia), Patrizia Tartarino, docente nel dipartimento di Scienze agroambientali dell’Università di Bari, e le assessore comunali Tiziana Barletta (Ambiente) e Anna Isabella Ciciriello (Attività produttive e agricoltura).
“I biodistretti di Aiab – ha detto Catalano – partono dal basso, con cittadini, produttori e consumatori consapevoli, e mai dall’alto, dall’azione politica, e hanno la presunzione tramite la valorizzazione del biologico di essere un volano economico e sociale per un intero territorio rurale. All’ insegna del rispetto per l’ambiente con la promozione di metodi di agricoltura biologica, consumo consapevole e buone pratiche amministrative”. I biodistretti – ha aggiunto Patrizia Masiello – “puntano, per esempio, sulla raccolta differenziata e sull’implementazione di mense a chilometro zero nelle scuole e negli ospedali. Sono uno strumento fondamentale per contrastare ogni forma di inquinamento e tutelare cittadini, ambiente ed ecologia dei luoghi”.
Creare un Biodistretto della Valle d’Itria: la proposta Aiab nel corso di un incontro a San Michele Salentino

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