March 27, 2025

La grave siccità registrata in tutto il 2024, ma anche le analisi di scenario, prospettive e previsioni di valutazione idro – climatica, rischiano di avere ripercussioni drammatiche di natura socioeconomica, soprattutto sull’agricoltura, le foreste e la zootecnia i cui effetti si riverberano soprattutto sui piccoli produttori.
Nel 2024 molti raccolti sono stati compromessi, in alcuni casi dimezzati come ad esempio la produzione di grano, ciliegie, miele e olive. Ma la crisi idrica ha provocato e sta provocando anche un perentorio deperimento di foraggio verde nelle zone pascolive con un forte inasprimento della spesa per l’acquisto di cibo per nutrire gli animali.
Dunque, a questi effetti drammatici del cambiamento climatico che investiranno soprattutto il Mediterraneo del sud, Italia e Puglia comprese, occorre dare risposte urgenti in termini economici e infrastrutturali anche rivisitando e rimodulando il sistema distribuito dell’acqua per garantire una maggiore capacità di stoccaggio.
È evidente, infatti, che l’allarme riguardante la penuria d’acqua nel periodo siccitoso e contestualmente i ricorrenti allagamenti, impongono la ricerca di soluzioni urgenti del problema: le notizie riguardo la carenza di acqua degli invasi esistenti, stride con le notizie riguardanti gli allagamenti, le piene dei fiumi, le alluvioni.
Questa constatazione suggerisce di “raccogliere l’acqua quando piove” con un sistema di accumulo distribuito sul territorio sotto i canali di scolo che sono presenti in modo diffuso e spesso sono in secca nei periodi siccitosi e non possono soddisfare le necessità irrigue proprio nei periodi di maggiore siccità, di cui avremo modo, a breve, di affrontare in maniera più approfondita. E comunque appare evidente quanto sia necessario, non più rimandabile, organizzarsi con interventi strutturali per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi, ovvero nei casi sempre più frequenti – come sopra evidenziato – di precipitazioni estreme e alluvioni, con un evidente spreco della stessa acqua meteorica.
Si ritiene necessario, quindi, che tutti i livelli politico/istituzionali preposti esprimano azioni di “buon governo” in settori importanti quali lo sviluppo agroalimentare e la zootecnia di cui discorriamo, soprattutto in riferimento ai piccoli produttori/lavoratori , alle piccole aziende, che rimangono la spina dorsale dell’agricoltura italiana pur subendo, oltretutto, una sperequazione dei sussidi PAC, concorrenza sleale sul prezzo dei prodotti, crisi ambientali e speculative, inflazione e caro carburanti ed altro.
E’ fondamentale dare centralità a questo tema, contribuendo a renderlo uno straordinario motore di generazione di ricchezza, creazione di posti di lavoro, mantenimento della popolazione nel mondo rurale anche per valorizzare le risorse territoriali. I piccoli produttori sono garanti della biodiversità, delle produzioni alimentari di qualità, della difesa idrogeologica del suolo, della tutela del paesaggio e dell’ambiente.
Per tutte queste ragioni ALPAA PUGLIA, innervandosi nella tradizione e nelle lotte del mondo contadino e sindacale del nostro Paese e, in particolare, dei “Lavoratori della terra” promuoverà una serie di iniziative tese a dare centralità politica a quanto sopra rappresentato.

Antonio Macchia
Presidente ALPAA PUGLIA

No Comments