July 14, 2025

Si è tenuto questa mattina al Ministero delle Imprese e del Made in Italy l’incontro sulla vertenza Dema. A due anni di distanza dall’avvio del concordato, l’azienda ha fatto il punto, annunciando di aver ricevuto, a fine marzo, autorizzazione all’omologa da parte del tribunale di Napoli.
Questo mette la parola fine al primo step, a seguito del quale si può procedere al pagamento dei debiti come previsto dal piano stesso e mediante fondi già stanziati e messi a disposizione dal fondo proprietario del gruppo.
«Corre obbligo di esprimere apprezzamento sull’operato dell’azienda che – rileva il segretario generale della Fim Cisl Taranto Brindisi, Michele Tamburrano – ha permesso di raggiungere positivamente questo primo traguardo, per nulla scontato, mediante anche il supporto del Ministero e della Regione Piglia per il monitoraggio costante della situazione a garanzia del mantenimento dei livelli occupazionali».
Inizia così la seconda fase e precisamente quella di rilancio del gruppo che sarà possibile, anche grazie al consolidamento dei rapporti con i maggiori clienti.
«Abbiamo avuto modo di verificare nel corso degli ultimi mesi che l’azienda ha avviato una serie di investimenti – sottolinea Tamburrano – tali da dimostrare la volontà aziendale in tal senso. Sono stati stanziati infatti 10 milioni di euro per investimenti su macchine, infrastrutture e processi».
Relativamente alle due aziende brindisine, entrambe mostrano segno di ripresa in termini di produzione ed efficienza, seppure in DAR si continua a soffrire per problemi di approvvigionamento legati alla filiera dei fornitori.
«L’azienda ha confermato la necessità di dare avvio alla procedura concorsuale di vendita del sito DAR, volta ad individuare eventuali nuove manifestazioni di interesse – aggiunge l’operatore territoriale Fim Cisl, Celestino Bruni – partendo come base economica dall’offerta vincolante già ricevuta da Italsistemi. Abbiamo chiesto ed ottenuto il mantenimento del tavolo ministeriale come garanzia di vigilanza su detta procedura e chiesto il supporto alla Regione Puglia nell’individuazione degli strumenti di ammortizzatori sociali e non per accompagnare l’azienda in questo processo di rilancio. La stessa si è resa disponibile e nei prossimi giorni si avvieranno i necessari rapporti per analizzare la questione. Condizione – conclude – necessaria è l’impegno al mantenimento dei livelli occupazionali del territorio brindisino».
La Fim Cisl, infine, ha manifestato l’importanza di mantenere l’intero gruppo sotto un’unica gestione e ha chiesto di mettere in campo tutte le soluzioni possibili a traguardare questo risultato.

 

 

L’Ufficio Stampa Fim Cisl

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