Per il piacere degli elettori del movimento 5 stelle, si riporta un discorso di Beppe Grillo alla vigilia delle elezioni del 2013 (le parti in maiuscolo sono declamate a voce alta):
“Vi è la consapevolezza in aumento nella nostra nazione; un aumento che dimostra che oggi milioni di persone si sono rese conto che in queste prossime elezioni, c’è di più in gioco che il solo decidere una nuova coalizione : si, anche più della scelta della nuova leadership.
I NOSTRI AVVERSARI CI ACCUSANO e accusano me in particolare di essere intolleranti e litigiosi.
Dicono che rifiutiamo il dialogo con gli altri partiti.
Dicono che non siamo affatto democratici PERCHE’ VOGLIAMO SFASCIARE TUTTO.
(Applausi)
Quindi sarebbe democratico avere una trentina di partiti?
Devo ammettere una cosa: questi signori hanno perfettamente ragione.
SIAMO INTOLLERANTI.
Ci siamo dati un obiettivo : SPAZZARE QUESTI PARTITI POLITICI FUORI DAL PARLAMENTO.
(Applausi)
I CONTADINI, GLI OPERAI, I COMMERCIANTI, LA CLASSE MEDIA, TUTTI SONO TESTIMONI……
INVECE LORO PREFERISCONO PARLARE DEGLI ULTIMI SEI MESI.
CHI E’ IL RESPONSABILE? LORO ! I PARTITI , CHE PER TREDICI ANNI HANNO DIMOSTRATO COSA SONO STATI CAPACI DI FARE
(applausi)
ABBIAMO UNA NAZIONE ECONOMICAMENTE DISTRUTTA ….
NOI SIAMO CONFUSI, una volta siamo socialisti, domani comunisti, poi sindacalisti, loro ci confondono, pensano che siamo come loro.
NOI NON SIAMO COME LORO.
(applausi)
Loro sono morti e vogliamo vederli nella tomba …. mi hanno proposto un’alleanza, così ragionano loro, ancora non hanno capito di aver a che fare con un movimento completamente differente.
NOI RESISTEREMO A QUALSIASI PRESSIONE CI VENGA FATTA.
(applausi)
…..
NOI NON SIAMO UN PARTITO, RAPPRESENTIAMO L’INTERO POPOLO, UN POPOLO NUOVO …
(applausi) …….”
Per il piacere di tutti gli altri esseri umani normodotati appartenenti alla specie Homo sapiens sapiens, si specifica che questo discorso non è di Beppe Grillo ma di Adolf Hitler ed è stato tenuto il 27 luglio del 1932 nelle campagne di Eberswalde (Brandeburgo) e cioè l’anno prima che il suddetto salisse al potere.
A.Serni
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