Negli scorsi giorni ho depositato, insieme ai colleghi consiglieri Franco Passero e Giuseppe Polito, una proposta indirizzata al sindaco di Erchie ed all’intera assise comunale in merito alle problematiche originate dal fenomeno
del randagismo. Tale questione rappresenta un problema di lungo corso per la nostra comunità, affrontato e risolto ricorrendo al ricovero degli animali randagi presso la ditta che ne ha avuto in appalto la gestione. Se da un lato
tale soluzione è comprensibile, dall’altro occorre considerare come tale appalto costituisca, per le casse già magre del nostro bilancio comunale, un aggravio nell’ultimo triennio di circa 120mila euro.
Ora, trovandoci in scadenza del contratto d’appalto (il prossimo 31 marzo) e data la stretta economico-finanziaria la cui morsa tutti gli enti locali ed in particolare i piccoli Comuni sono costretti a subire, ci è parso opportuno
individuare una via virtuosa ed alternativa. Così abbiamo sollecitato la presidenza del consiglio comunale affinché nella prossima seduta possa essere iscritta all’ordine del giorno e discussa la possibilità di consentire
l’adozione di randagi ricoverati presso i canili da parte di privati cittadini, con la ragionevole contropartita di poter essere esonerati dalla Tares o da altre eventuali tasse ad essa assimilabili.
Da una disamina dei costi e dei benefici, infatti, tale operazione potrà comportare tanto un abbattimento delle
spese a carico del Comune, quanto un significativo risparmio in seno alle famiglie della nostra comunità cittadina, già fiaccate dai venti di una crisi senza precedenti.
Auspichiamo, infine, che tutte le forze politiche presenti in consiglio possano convergere su tale proposta.
COMUNICATO STAMPA COSIMO SCARCIGLIA (SEL ERCHIE)
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