June 16, 2025

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la mappa dell’evasione fiscale in Italia. Un’analisi minuziosa, basata su ben 245 variabili.

Tra i parametri presi in considerazione, oltre al rapporto con le tasse, ci sono i comportamenti relativi al contesto sociale ed economico, al tenore di vita e al livello di criminalità, l’accesso a servizi tecnologici, la struttura produttiva e la popolosità’ del bacino.

Lo studio dell’Agenzia delle Entrate accomuna le province per indicatori di fisco, criminalità ed economia ed evidenzia che 11,2 milioni di italiani che vivono in province ad alta “pericolosità fiscale”, mentre altri 9,4 milioni risiedono in provincie a rischio medio alto.

La scala è composta da 8 etichette. Ad ogni tipologia di “provincia” viene attribuito un nome di fantasia: Rischio totale; Metropolis; Niente da dichiarare?; Rischiose abitudini; Non siamo angeli, Gli Equilibristi; L’Industriale; Stanno tutti bene.

 

La Puglia non vanta dati positivi. Nella nostra regione si contano ben 4 provincie con “rischio totale”: Brindisi, Lecce, Foggia e Bat. In queste zone, il tenore di vita è il più basso (punteggio pari a 1) mentre la pericolosità fiscale e sociale il più alto (punteggio pari a 5).

Inoltre, le restanti due province (Bari e Taranto) vengono etichettate come “non siamo angeli”, con un punteggio di 3 per il tenore di vita e 3 per la pericolosità sociale e fiscale.

La mappa fiscale dell’Italia realizzata dagli esperti della Agenzia delle entrate, compresa la particolare situazione della Puglia, è stata consegnata in Parlamento dal numero uno dell’Agenzia Attilio Befera. L’obiettivo è rendere più efficace la repressione dell’evasione e aumentare la qualità dell’assistenza ai contribuenti.

 

RISCHIO TOTALE: 11,2 milioni di residenti – pericolosità fiscale 5, pericolosità sociale 5, tenore di vita 1. Si tratta delle Province di Agrigento, Brindisi, Caltanissetta, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Foggia, Frosinone, Lecce, Napoli, Ragusa, Reggio, Calabria, Salerno, Trapani, Vibo Valentia e Barletta-Andria-Trani.

METROPOLIS: 7,1 milioni di residenti – pericolosità fiscale 4, pericolosità sociale 4 , tenore di vita 5 . Sono le metropoli Roma e Milano.

NIENTE DA DICHIARARE?: 2,3 milioni di residenti – pericolosità fiscale 4, pericolosità sociale 2 , tenore di vita 1 . Le aree sono Avellino, Benevento, Campobasso, Enna, Isernia, Matera, Nuoro, Oristano, Potenza, Rieti e Ogliastra.

RISCHIOSE ABITUDINI: 4,0 milioni di residenti – pericolosità fiscale 3, pericolosità sociale 4, tenore di vita 3. Si tratta di Grosseto, Imperia, La Spezia, Latina, Livorno, Lucca, Massa-Carrara, Pescara, Pisa, Pistoia, Prato, Rimini, Savona.

NON SIAMO ANGELI: 6,5 milioni di residenti – pericolosità fiscale 3, pericolosità sociale 3, tenore di vita 2. Sono Bari, Cagliari, Catania, Messina, Palermo, Sassari, Siracusa, Taranto, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano e Olbia-Tempio.

GLI EQUILIBRISTI: 5,3 milioni di residenti – pericolosità fiscale 3, pericolosità sociale 2, tenore di vita 3. Ecco l’elenco: Arezzo, Ascoli Piceno, Asti, Chieti, Ferrara, L’Aquila, Macerata, Novara, Perugia, Pesaro e Urbino, Teramo, Terni, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Viterbo, Fermo.

INDUSTRIALE: 14,3 milioni di residenti – pericolosità fiscale 1, pericolosità sociale 3, tenore di vita 4. Sono Ancona, Bergamo, Bologna, Brescia, Firenze, Genova, Padova, Torino, Treviso, Trieste, Varese, Venezia, Verona, Vicenza, Monza e della Brianza.

STANNO TUTTI BENE: 9,0 mln di residenti – pericolosità fiscale 1, pericolosità sociale 1, tenore di vita 4. Si tratta di Aosta, Belluno, Biella, Bolzano, Como, Cremona, Cuneo, Forlì-Cesena, Gorizia, Lecco, Lodi, Mantova, Modena, Parma, Pavia, Piacenza, Pordenone, Ravenna, Reggio Emilia, Rovigo, Siena, Sondrio, Trento, Udine.

 

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