Si è tenuta lo scorso mercoledì 6 agosto , presso l’Assessorato regionale dell’ agricoltura di Bari, alla presenza dell’assessore Fabrizio Nardoni, la cerimonia di consegna dei Diritti di impianto di vigneti.
Protagonisti sono stati 49 giovani imprenditori agricoli pugliesi. Tra questi era presente una giovanissima Francavillese, la dott.ssa Maria Mastro, assegnataria del diritto d’impianto di riserva regionale che dovrà utilizzare per la realizzazione di un vigneto finalizzato alla produzione di vino a Denominazione di Origine Protetta.
Maria Mastro e laureata in Scienze e Tecnologie Alimentari presso l’Università di Parma, iscritta al corso di laurea magistrale in Igiene e Sicurezza degli Alimenti presso il dip. Di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari, Presidente della commissione delle produzioni agroalimentari per il marchio di qualità “Antiche delizie dei principi imperiali” concesso dall’Accademia Imperiali e, come se non bastasse, dal 2011 è anche titolare di un’azienda agricola che porta il suo nome sita in agro di Cantagallo.
La dottoressa ha di recente portato a termine i lavori per la messa a dimora di un impianto di irrigazione per un Uliveto secolare , di sua proprietà, teso a tutelare e valorizzare il tipico patrimonio paesaggistico della zona che, come lei precisa, rendono univoco il nostro territorio (PSR 2007-2013, Regione Puglia); l’imprenditrice apre così gli orizzonti della sua azienda alla vitivinicoltura per la produzione della DOP Negramaro di terra d’Otranto.
La studentessa, piccola perla francavillese di soli 23 anni, è un orgoglio non solo per la famiglia Mastro, ma di fatto anche per la l’intera comunità francavillese giacché la sua Volontà e il suo lavoro manifestano la possibilità di lavoro anche nel sud Italia e come tali si rilevano in contrasto con l’esodo tipico che vede protagonisti moltissimi giovani che abbandonano la terra natìa alla ricerca di lavoro e di un a vita migliore; inoltre la produzione della futura DOP, la prima che coinvolge Francavilla, rappresenta una svolta molto importante per l’ agroalimentare locale che, purtroppo, molto spesso è sottovalutato e poco apprezzato.
L’imprenditrice, abbozzando un sorriso, si dice soddisfatta e pronta a gestire al meglio questo progetto che svilupperà, aggiunge, “unendo tradizione e innovazione, storia e tecnologia, binomi essenziali per la competitività di questo settore”
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