July 27, 2024

Brundisium.net

Michele e Camilla camminano mano nella mano. Si fermano sulla panchina del lungomare e cominciano a baciarsi. Si giurano che staranno XSI3MSC. Il loro amore è tutto, lo scrivono e lo gridano al mondo… Quando si hanno 14 anni il futuro è il sole…

 

Stefania ha appena lavato la tazzina del caffè bevuto velocemente dal marito prima di andare al lavoro. Fra un po’ si svegliano i ragazzi. C’è da preparare la colazione, vestire il più piccolo e accompagnarlo a scuola. Più tardi, fra il giro in piazza e la fila al supermercato, farà un salto dalla madre. Il tempo di un saluto, poi tornerà a casa a preparare il pranzo e poi ancora a scuola e poi ancora a casa… Che sfacchinata fare la madre e la moglie…

 

Marcello fa il finanziere in Basilicata. Ogni settimana torna a Brindisi per stare con i genitori e gli amici. Il sabato è giornata piena: la barba da Leonardo, l’aperitivo con la compagnia, la scommessa al “bet”, il giro al centro, la pizzeria ed il pub. Domenica, dopo l’odore e il sapore del sugo con le braciole, c’è lo stadio. Andrebbe pure al Palazzetto ma non c’è posto. Forse è meglio così, può anticipare il rientro di qualche ora. Spesso viene a piovere e con la strada non si scherza … ma per Brindisi questo e altro…

 

Alfredo lavora da quando aveva 19 anni. E’ merito del padre della ex che voleva subito confetti e nipotini. E’ finita presto. Adesso vive felice con Serena. Nel tempo libero si diletta a scrivere. Ha stoffa. Ama questa terra e tutto ciò che germoglia… E lui è in grado di innaffiare…

 

Fabiola si è diplomata due anni fa. Tutta la sua famiglia ha votato la persona giusta ma per il lavoro promesso dicono di pazientare ancora qualche mese. Un’amica le ha riferito che a Bologna si sta bene e che non è difficile trovare un’occupazione. E poi c’è l’aeroporto: in un’ora sei a Brindisi, in un’ora e mezzo arrivi a Londra…

 

Cosimino è un operario della centrale. Fra un anno andrà in pensione. Respirare carbone tutta una vita è stata dura. Quasi quanto mantenere una moglie e quattro figli. Ma lui ce l’ha fatta: adesso Marcello e Alfredo hanno un buon lavoro, Fabiola ha preso il pezzo di carta per fare la maestra, Stefania ha trovato un marito che le vuole bene ed è follemente innamorata dei suoi due figli, Camilla e Mino.

 

Dei brindisini alla ribalta conosciamo quasi tutto. La loro popolarità esalta una città, inorgoglisce ognuno di noi. I loro comportamenti diventano esempi. Le loro gesta conquistano le pagine dei giornali, sono oggetto di conversazione nei luoghi di ritrovo. I brindisini famosi danno lustro a un territorio.

 

Invece le storie dei brindisini ordinari non vengono raccontate. Queste storie si intrecciano tra di loro e parlano della fidanzata mollata, della macchina nuova, del lavoro che non c’è, del cibo da mettere a tavola, della fatica di alzarsi ogni mattina e ripetere gli identici percorsi, della gioia di tornare a casa ed abbandonarsi agli affetti famigliari. Per chi li conserva.

 

Le storie ordinarie parlano di gente normale che sembra non possedere nulla di eccezionale.

Ma queste persone sono il cuore pulsante della città. Le loro esperienze di vita, i loro sentimenti e le loro emozioni si intrecciano giorno dopo giorno e diventano la vita stessa della nostra comunità, della nostra grande famiglia.

Queste persone non sono brindisini alla bona!

 

Oreste Pinto
(ripreso con modifiche da un racconto pubblicato da TB Magazine del Dicembre 2009)

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