May 11, 2025

Desta preoccupazione il comunicato diramato in mattinata dai Carabinieri del Comando per la Tutela della Salute, gruppo di Napoli attraverso il quale si rende noto il risultato delle attività di controllo “a ristoranti e fornitori delle mense scolastiche nella provincia di Brindisi”
Si legge nella nota: “Le ispezioni, alcune delle quali effettuate con il supporto del personale del Dipartimento di Prevenzione – S.I.A.N. dell’A.S.L. di Brindisi, hanno consentito di individuare inadeguatezze nello svolgimento delle operazioni di preparazione e stoccaggio di alimenti, carenti condizioni di pulizia e manutenzione, la mancata o non corretta attuazione delle procedure di autocontrollo H.A.C.C.P., l’uso di locali privi delle necessarie autorizzazioni”.
Per questo “le verifiche hanno determinato l’immediata chiusura di un ristorante, di due depositi alimentari, di un bar, di un panificio e la contestazione di violazioni di natura amministrativa per diverse migliaia di euro”.

Nel comunicato si specifica che tali controlli sono stati eseguiti “in relazione anche all’inizio del nuovo anno scolastico”… “al fine di garantire la sicurezza alimentare e la tutela della salute dei consumatori più piccoli”.

E proprio in relazione alla salute dei consumatori più piccoli, sarebbe auspicabile una maggiore trasparenza in modo che, quantomeno, si possa canalizzare la preoccupazione che oggi riguarda tutti i genitori della provincia di Brindisi i cui figli sono iscritti alle mense scolastiche.

E’ evidente che sia un diritto dei cittadini conoscere quali rischi abbiano creato le carenze igienico-sanitarie e strutturali riscontrate e se le indagini abbiano riscontrato problemi in tutte le mense della provincia o solo alcune di loro.

Quando c’è in ballo la salute dei più piccoli, appare indispensabile contemperare il diritto all’informazione ed alla trasparenza con le note esigenze di tutela della privacy dei soggetti coinvolti nella sospensione dell’attività, che consigliano agli estensori dei comunicati stampa di non divulgare informazioni ulteriori.

Serve chiarezza per dare tranquillità e certezze ai genitori dei bambini. E a farla dovranno essere principalmente le amministrazioni interessate.

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