May 2, 2025

Il congresso provinciale sia il momento del confronto per delineare le liee programmatiche del partito per il territorio. In questa prospettiva l’impressione è quella che si stia perdendo un’occasione. La conflittualità tra i due legittimi schieramenti rischia di offuscare il valore delle personalità messe in campo.

 

Voglio ribadire quanto i due candidati abbiano il potenziale umano e politico per rispondere al meglio alle esigenze del territorio.

Da un lato Rosetta Fusco, che sostengo fermamente, con la sua storia politica di alto valore ideale per la sinistra della nostra provincia, figura, sempre capace di empatia con i bisogni dei lavoratori e delle donne, che si distingue anche per le sue competenze derivanti dalla sua esperienza di docente.

Dall’altra Mario Monopoli, professionista serio esponente di un mondo attento alle questioni dello sviluppo economico.

Certamente il confronto durante la fase congressuale è legittimo, anzi obbligato, ma questo dovrebbe vertere su questioni che riguardino la prospettiva politica. Le linee programmatiche su cui dovremmo confrontarci sono le esigenze peculiari del territorio.

Agricoltura, turismo, studenti, infrastrutture e rilancio dei circoli; su questo dovremmo discutere!

 

Le imprese attendono una risposta adeguata: quali prospettive nello sviluppo di un’agricoltura che affronta negli ultimi tempi sia stati di calamità, sempre più ricorrenti, sia le sfide del mutamento di un mercato sempre più attento alla qualità a fronte dell’incremento delle importazioni da Paesi concorrenti sia nell’Eurozona che extra-UE?

 

Quale la nostra proposta per i lavoratori del mondo agricolo, che affrontano lunghi periodi di inoccupazione stagionale dovuta all’assenza di una filiera di trasformazione che garantisca la continuità lavorativa? Una forza lavoro e che allo stato attuale vive nella triste tenaglia costituita dallo sfruttamento dei caporali da un lato e la necessità di portare a casa un salario. Ancora una volta ritengo che la risposta andrebbe ricercata negli incentivi alle imprese virtuose che combinino qualità produttiva, innovazione (biologico, filiera corta, km-0, e-commerce) e garanzie per i diritti dei lavoratori.

 

Come si intende valorizzare il mercato del turismo, e di conseguenza come ovviare ai rischi che comporterebbe una specializzazione economica, come l’inoccupazione stagionale di settore? Ovvero come promuovere un’economia recettiva virtuosa che sia attiva per 12 mesi all’anno promuovendo le eccellenze dell’entroterra con il turismo rurale e culturale, un mercato che verta su una dimensione slow-life che potrebbe integrare su livelli qualitativi più elevati quella del turismo costiero caratterizzato purtroppo da permanenze quantitativamente consistenti ma di breve durata e a basso costo, salvo le lodevoli eccezioni che rendono famosa la nostra provincia in tutta Italia?

 

Cosa dire agli studenti che in queste settimane hanno protestato contro un’alternanza scuola-lavoro che così come si sta configurando costituisce manovalanza a basso costo, sottrae tempo allo studio e non valorizza adeguatamente le specificità del percorso pedagogico dei soggetti in formazione?

 

Come intendiamo potenziare le infrastrutture del nostro territorio con una rete ferroviaria che non dispone allo stato attuale di un adeguato numero di treni ad alta velocità e che sembra impermeabile ad una reale liberalizzazione del mercato e un aeroporto che continua a perdere rotte a favore di quello del capoluogo regionale?

 

Infine alcune considerazioni sul mio circolo: a Villa Castelli ho accettato di ricandidarmi con un sostegno unitario di tutte le componenti per rappresentare ancora una volta il partito del mio territorio. Una realtà che richiede una legittima rappresentatività e visibilità nella prospettiva di un rilancio politico del Partito Democratico. Un circolo che, negli anni della mia segreteria ha orgogliosamente rifiutato di scendere a compromessi con gli schemi politici cittadini, a costo di un sacrificio che costituisce un investimento in credibilità nel lungo termine nei confronti degli elettori, un credito di cui il Partito nel suo complesso potrà riscuotere gli interessi solo se saprà valorizzare adeguatamente le potenzialità locali.

 

 

dr. Benedetto Ligorio, segretario PD di Villa Castelli

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