Dopo dieci pubblicazioni inerenti alla storia e al folklore di Erchie e dopo la premiata saga-romanzo La nonna fila e racconta…, Cosimo Vincenzo Morleo ha ripreso il filone romanzesco con “Il Folletto dispettoso”.
Il titolo del romanzo potrebbe indurre a pensare che la narrazione sia incentrata semplicemente sul folletto, il misterioso laùru legato ad un’atavica superstizione, diffusa nel Salento ed in altre regioni europee ed orientali. In realtà nello svolgersi dei fatti il folletto fa capolino solo marginalmente, quasi a conferire alle vicende un alone di mistero tinto di giallo.
Pertanto con una scrittura fluida ed elegante, alla portata anche di sprovveduti lettori, “Il Folletto dispettoso” vuole raccontare uno spaccato del modus vivendi sia di Erchie, sia di una vasta zona del Salento settentrionale dalla fine della Seconda Guerra mondiale agli inizi degli anni novanta.
È la storia di un genitore che con costanza e volontà inaudite si prefigge di far laureare in medicina il secondogenito Vincenzo, perciò il percorso per raggiungere tale ambíto traguardo ha inizio fin dalla nascita del figlio.
Essendo nato nei primi anni del Novecento, Vincenzo è ovviamente soggetto a vicissitudini ora liete, ora tristi che si snodano nel particolare e suggestivo ambiente come può essere quello di Erchie e dintorni. Affronterà via via i primi anni di scuola, vivrà i primi amori delicati e profondi, i primi dubbi religiosi; incontrerà l’amore con la A maiuscola e quello proibito; si troverà di fronte a problemi delicati come l’aborto e misteriosi quanto superstiziosi come quello del folletto.
Ovviamente per il Morleo è stata un’impresa ardua trattare in modo sintetico, -nonostante le circa 300 pagine, tanti e tali argomenti, ma grazie alle conoscenze di storia locale e soprattutto alla sua fervida quanto accorta fantasia il risultato è stato notevole.
Sarà dunque piacevole e interessante addentrarsi nella lettura attenta de “Il Folletto dispettoso”, un romanzo “diverso” e forse anche “originale”.
Tra le righe emergono comunque innumerevoli insegnamenti come la tendenza a credere anche all’inverosimile per esorcizzare sia particolari situazioni o la stessa miseria che all’inizio del secolo passato in queste zone regnava sovrana e che, quasi con cadenza ciclica, sembra ritornare nella realtà contemporanea.
Il romanzo sarà presentato sabato 14 c.m. alle ore 19 nella Sala di Rappresentanza del Palazzo Ducale di Erchie.
Interverranno: Giuseppe Margheriti, Sindaco di Erchie – Dr. Giovanni Carrozzo, Presidente Cassa Rurale e Artigiana di Erchie – Dr. Antonio Cosma, relatore – Annalisa Micelli, Coordinatrice – Dr. Antonio Cosma, Giuseppe Laporta e Annalisa Micelli, lettori.
No Comments