December 9, 2025

In questi giorni, nella biblioteca della Casa Circondariale di Brindisi, sono in corso tre incontri teatrali-narrativi dedicati a Fare un fuoco, lo spettacolo liberamente ispirato a Jack London, con l’attore e autore brindisino Luigi D’Elia.
L’iniziativa nasce da Regione Puglia, Polo Biblio-Museale di Brindisi e da Santa Teresa S.p.A., in collaborazione con la Direzione dell’istituto penitenziario, con l’obiettivo di portare teatro, parole e immaginazione negli spazi di vita quotidiana delle persone detenute, dove la libertà fisica è sospesa ma il pensiero e il tempo continuano a viaggiare. Niente di meglio il tentativo di farlo con gli spazi sconfinati di Jack London.
«Ci incontriamo intorno a una storia, senza pretese, senza voler salvare niente e nessuno», afferma Luigi D’Elia, «convinti solo che una storia possa emozionarci e aiutarci a capire qualcosa in più di noi stessi e degli altri».
Gli incontri, che si svolgono tra la fine di novembre e dicembre, ospitano 19 partecipanti e rappresentano la prima nuova iniziativa culturale ospitata dalla biblioteca interna dopo il suo ingresso ufficiale nella rete dei servizi bibliotecari della Regione Puglia. Nascono anche dalla volontà di collegare la biblioteca della città, il MediaPorto, con la biblioteca del carcere, creando un ponte culturale con questo luogo da sempre al centro del quartiere della biblioteca più grande della città. «Portare storie e occasioni di confronto in un luogo che vive un limite fisico quotidiano significa contribuire a mantenere vivo il desiderio di futuro», commenta la direttrice della Casa Circondariale di Brindisi, dott.ssa Valentina Meo Evoli. «Una biblioteca è uno spazio di possibilità, e questa iniziativa ne è una dimostrazione concreta», aggiunge Emilia Mannozzi, direttrice del Polo Biblio-Museale di Brindisi.

Fare un fuoco racconta di un uomo che, nel gelo estremo dello Yukon, tenta di raggiungere una vecchia miniera per trovare fortuna. In compagnia del suo cane, attraversa in un solo giorno un paesaggio tanto maestoso quanto ostile. Ogni passo diventa una prova, ogni respiro una conquista. Dal racconto breve di Jack London, D’Elia e Francesco Niccolini hanno tratto una storia teatrale che arriva oggi nel luogo più essenziale della parola: una biblioteca, e quella di un carcere.

Questo progetto prende forma in un luogo rinnovato e riconosciuto nel proprio ruolo pubblico: la biblioteca dell’Istituto, trasferita il 15 maggio 2023 in uno spazio più ampio e dedicato, nell’Area Corsi, grazie alla collaborazione con la Regione Puglia e all’inserimento nel circuito dei Poli Biblio-Museali. Con un patrimonio di circa cinquemila volumi, la biblioteca è diventata un presidio di opportunità, dove leggere, studiare, incontrarsi e coltivare possibilità di crescita personale. La prima ufficialmente inserita nel circuito regionale.

Gli incontri con Fare un fuoco inaugurano quindi un nuovo percorso culturale all’interno dell’Istituto: la storia di un uomo nel gelo assoluto del Grande Nord entra tra gli scaffali della biblioteca, ricordandoci che la sopravvivenza può dipendere dall’accendere un fuoco – anche piccolo, anche nascosto – e che la lettura e l’arte, in un luogo di detenzione, possono essere quel fuoco che scalda, tiene vivi e, ci si augura, porti molto più lontano delle nostre condizioni costrette. Qualsiasi sia la scala e il motivo.
Lo spettacolo è una produzione Teatri di Bari e Fondazione Sipario Toscana, il terzo capitolo della Trilogia del lupo di D’Elia e Niccolini. In questa stagione viaggerà per tutta Italia, passando anche da questa piccola ma importante biblioteca.

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