June 4, 2023

Brundisium.net
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… arriva spesso la telefonata, o, ancora più spesso, il messaggio di A. …
che fai ? …
facciamo quattro passi ? …
esci ? …
oggi ho letto molto … troppo … ho gli occhi stanchi … il commento di Franco Nembrini al terzo canto dell’Inferno è straordinario …
gli ignavi … Caronte … i dannati … è un tuffo nell’anima nera dell’uomo … devi guardarti dentro … senza sconti e senza scuse … per ora basta così …
si, d’accordo , fra dieci minuti a piazza Cairoli …

aggiungo uno sciarpone e poche gocce del Sartorial di Penhaligon’s – consigliatissimo – …
sono pronto …
A. è un amico speciale …
abbiamo vissuto assieme i momenti più belli e i momenti più brutti della nostra vita …
arrivo che è già lì …
come sempre siamo felici di vederci …
la solita passeggiata sul corso, fin’abbasciu alla marina, si è ,via via, trasformata …
le recriminazioni sulla situazione dei figli a Milano (si fa per dire) hanno preso il posto dei culacchi …
la descrizione delle ingerenze dell’età sulla salute ha preso il posto dei commenti politici …
passiamo più tempo a raccontarci delle rispettive prostate che ad ammirare la rara bellezza che c’è in giro …
ma anche questo è un vezzo che ci concediamo …

giochiamo a fare i vecchissimi …
oggi c’è freddo …
lo scirocco umido e ghiacciato penetra nel cuore …
corso Roma è, come al solito, triste e poco frequentato in una sorta di resa cittadina sempre pù visibile ed inesorabile …
negozi vuoti …
vetrine completamente chiuse …
tavolini deserti …
sempre più buio …
non si respira speranza ma difesa …
brutti tempi per un flaneur …
ti agghindi, esci, passeggi, guardi ma … non trovi …
dei pochissimi infreddoliti che ti passano vicini te ne immagini la storia , la casa, la famiglia, gli amici, i segreti e le virtù, pensi, scambi chiacchere che possono diventare discorsi seri con avventori occasionali …
cerchi di ritrovare lo straordinario nel quotidiano …
o almeno un segno dei tempi …
una metafora …
una lezione …
uno stupore …
e invece c’è poco …
pochissimo … sono tutti in posa …

nel copione di un film e molti ne immortalano le scene con il telefonino sempre pronti ad autoriprendersi …
registi, sceneggiatori ed attori di storie su se stessi …
e in questo scenario un flaneur è perso …
inutile …
come andare a funghi in spiaggia …
il lungomare è freddo e avverso …
l’acqua è buia e lontano si intravedono luci sfocate …
ci copriamo e tendiamo le spalle interrompendo qualsiasi discorso … stregati da questa sensazione di solitudine e di irrilevanza … incontriamo L. …
lui sul lungomare ci abita …
parliamo del gusto di osservare e di capire …
di Boudelaire , degli animali di città, dei flaneurs che vivono osservando …
della gente che ci piace osservare …
per un po’ non sentiamo più il freddo …
solo per un po’ …

poi parliamo di questa città-destino …
di questo posto disagevole …
mentre ci riscaldiamo con i pensieri si avvicina V. …
è solo e si sente in obbligo di intrattenerci con analisi politiche da bar …
non ha intenzione di andarsene …
sciogliamo le fila …
penso che è un periodo proprio strano …
diminuiscono le feste e aumentano i guastafeste …
ci salutiamo frettolosamente …
e risento tutto il freddo …
le spalle fanno male tanto sono tese …
un’ultimo sguardo a palazzo Montenegro e poi si ritorna …
venire fin quaggiù in una serata come questa non è stata una grande idea …
il mare d’inverno, d’altronde, si sa, è un concetto che il pensiero non considera …
Ieri sera , qui a Brindisi .

 

Gegè Miracolo

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