L’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Brindisi, Cosimo Elmo, ha ritenuto senza infingimenti e priva di uno studio di fattibilità proporre, nella riunione dell’apposita Commissione consiliare, delibera afferente la proposta di Piano della Sosta della Città.
Non ha mancato il proponente di indicare apoditticamente le positive conseguenze del Piano ed ancor più il grande risultato della eliminazione del galoppante passivo accumulato dalla società BSM, interamente partecipata dal Comune di Brindisi, nei primi mesi dell’esercizio 2026.
La voce della opposizione presente nell’Organo di Programmazione comunale non si è fatta attendere ad occupare, a mio modo di pensare, lo specifico ruolo di apparizione sugli Organi di Stampa senza però annunciare alcuna concreta iniziativa di denuncia per il conseguenziale danno economico ai cittadini.
E’ palmare l’evidenza del solo risultato politico raggiungibile al momento con l’atto di che trattasi, ma se l’obiettivo principe è condivisibile il mezzo di raggiungimento, come più volte e da più parti rappresentato, non è certamente quello indicato che risente per la assoluta sconoscenza normativa di cui gode la surriferita Società.
Lungi da saccenteria o tono professorale appare doveroso richiamare che, allo stato, il percorso finalizzato al mantenimento della BSM dovrà attendere l’esito delle pubbliche azioni di denuncia effettuate alla Magistratura da chi attualmente gestisce la società.
E’ conseguenziale un nuovo e chiaro rapporto con la Amministrazione Comunale nel reciproco rispetto della normativa dell’in house providing o di affidamento diretto dei lavori alla partecipata sì da evitare, per esempio, la riconosciuta inutile e pericolosa opera di svincolo collegata al ponte per i quartieri Casale, Paradiso e Comune di S. Vito e di cui non si conosce il costo e la fonte di finanziamento.
Il Piano della Sosta appartiene ad una seria problematica della città e va inquadrata in tale ottica.
Cordiali saluti.
Dott. Francesco Leoci già vice Sindaco di Brindisi