La Dott.ssa Mariarita Iaculli revocherà la delibera n. 22 del 10/04/2014 con la quale aveva autorizzato la realizzazione nella zona industriale di un impianto di compostaggio della frazione organica, con eventuale sistema di produzione di biogas e recupero energetico.
Lo ha fatto sapere dopo l’incontro con i candidati sindaci della città degli imperiali, reso urgente dalle proteste elevate soprattutto da PD e NCD. Ma anche FI (eccezion fatta per l’Avv. Vitali) aveva espresso forti riserve sul progetto.
Bruno (centrosinistra), Attanasi (centro), Caniglia (M5S) e Antonio Sgura (centrodestra) hanno sostenuto l’esigenza di revocare la delibera a differenza di quanto fatto da Iaia (FdI).
L’impianto di compostaggio sta infiammando la campagna elettorale di Francavilla Fontana: dopo i primi interventi di PD, NCD, Curto e Vitali e le riserve personali espresse dal Sen Iurlaro, altre note stampa hanno fatto seguito all’incontro con il Commissario Prefettizio e all’annunciato ritiro della delibera:
Antonio Sgura, Candidato sindaco del centrodestra, prima attacca (“credo che vi sia qualcuno che sfrutta i problemi di Francavilla per raccattare qualche voto in più, sparandola più grossa degli altri. La discussione sull’impianto di compostaggio ha toccato punti vergognosi e attaccare me, che non ho mai ricoperto ruoli di governo, è una mossa tanto meschina e quanto vigliacca, che lascia chiaramente trasparire quale sia lo stato di difficoltà in cui annaspano gli autori di questi attacchi“), poi rallenta dando sostanzialmente ragione al merito delle proteste: “la nascita di un impianto di simile natura è una questione troppo delicata per essere oggetto di speculazioni elettorali e di propaganda spicciola. Né l’iter può dirsi completato con la scelta del commissario prefettizio. La vicenda dovrà essere risolta politicamente e democraticamente. Politicamente perché dovrà essere un’amministrazione politica scelta dai cittadini ad affrontare la questione; democraticamente perché la popolazione dovrà essere coinvolta e consultata, ragionando sul punto senza pregiudizi e senza prese di posizioni preconcette. Questo è quello che farò io. Agli altri lascio gli sproloqui da campagna elettorale“.
Ancora più drastico è l’ex sottosegretario Vitali, l’unico che senza mezzi termini aveva difeso l’impianto di compostaggio. Scrive Vitali: “Ancora una volta dilettanti allo sbaraglio e mistificatori di professione hanno trovato il modo di danneggiare Francavilla. Dopo che erano stati sparsi veleni ed illazioni sull’operato del Commissario prefettizio a proposito dell’impianto di compostaggio da realizzare secondo il piano regionale dei rifiuti il risultato e’ stato, a quanto è dato sapere, che la dottoressa Iaculli intende revocare gli atti precedenti e addirittura la disponibilità di Francavilla Fontana ad offrire un sito.
Mi auguro che l’alto funzionario pubblico voglia procedere solo ad una sospensione delle procedure lasciando alla nuova amministrazione il compito di verificare la fattibilità o meno dell’iniziativa.
Ma se così non dovesse essere i francavillesi sappiano sin da ora con chi prendersela se pagheranno una TARSU molto più alta degli altri Comuni senza godere di benefici assolutamente compatibili con la difesa dell’ambiente e della salute. Di contro, le popolazioni di Erchie, Ostuni e Carovigno ringraziano sentitamente”
Domenico Attanasi, candidato Sindaco del centrodestra “esprime sincero apprezzamento nei riguardi del Commissario Straordinario del Comune di Francavilla Fontana, dott.ssa Mariarita Iaculli, per aver preannunciato la revoca della autorizzazione di un impianto di compostaggio (ed eventuale produzione di biogas) nella zona PIP di Francavilla Fontana” e poi esprime i suoi motivi di riserva nei confronti dell’impianto: “In primis, ho rappresentato al Commissario l’inopportunità di assumere a poche settimane dal voto una decisione di così notevole impatto sul territorio, trattandosi di “materia” che sarebbe preferibile sottoporre alla valutazione degli organismi rappresentativi democraticamente eletti dal corpo elettorale. Inoltre, mi sono permesso di evidenziare che nel caso di specie si era al cospetto di una vera e propria autorizzazione “in bianco”, atteso che, dalla disamina degli atti posti a base della deliberazione, non è dato comprendere se si tratti di un impianto di solo compostaggio o anche di produzione di biogas (si legge, infatti, di una eventuale produzione di biogas), se vi sia o meno un progetto preliminare che consenta di apprezzare di che tipo di impianto si tratti, con quali tecnologie dovrebbe essere realizzato, e quindi senza avere la possibilità concreta di svolgere opportune valutazioni in punto di rischio di inquinamento e impatto ambientale. Insomma, ho inteso prima di tutto sottoporre al Commissario una pregiudiziale con riferimento al metodo attraverso il quale si è giunti alla determinazione, ritenendo che – in generale – non sia possibile “impegnare” un territorio senza sapere con precisione quali sarebbero i termini e la portata dell’ “impegno” medesimo. Oltretutto, Francavilla sconta già la presenza di una discarica (benchè esaurita), ed è anche soggetta ad un diffuso abbandono incontrollato di rifiuti, sicchè appare evidente che ogni ulteriore intervento anche solo potenzialmente idoneo ad incidere negativamente sull’ambiente e la salute della popolazione deve essere ispirato alla massima prudenza. Da ultimo, ed in via esclusivamente subordinata, ho sottolineato la infelice localizzazione del sito sul quale si sarebbe dovuto installare l’impianto, poiché – come è noto – la zona PIP di Francavilla ospita non solo insediamenti industriali, ma anche artigianali e commerciali, cosicchè, anche sotto tale profilo, il rischio di ricadute negative sul tessuto economico locale (già pesantemente provato dalla totale assenza di efficaci interventi tesi a favorire la crescita e lo sviluppo) appariva assai evidente”.
Per il Partito Democratico la revoca della delibera è un atto di opportunità politica fortemente auspicato dal PD.
“Abbiamo inteso dare intanto come Partito Democratico immediata attenzione ad un atto deliberativo a dir poco inopportuno e non gravato da necessità temporali” ha dichiarato dopo l’incontro con Iaculli il Candidato Sindaco della Coalizione di Centrosinistra Maurizio Bruno “ed abbiamo anche ribadito che ulteriori pesi ambientali, in un contesto urbano già gravato da un’altra discarica a servizio di più Comuni, avrebbero determinato condizioni sfavorevoli per lo sviluppo sostenibile dell’area industriale, già gravata da problemi che quando saremo eletti sapremo affrontare per risolverli. Ritengo molto importante che sul tema dell’ambiente e sulla difesa del diritto dei cittadini ad essere partecipi ed informati rispetto alle scelte sullo sviluppo della città ci sia una larga condivisione con i candidati sindaci Attanasi e Caniglia.
Infine, rispetto alla posizione favorevole all’impianto espressa da Forza Italia e giustificata da un risparmio sulla Tarsu e su una dozzina di assunzioni occorrerebbe ricordare innanzitutto quanto è accaduto con la discarica di Via San Vito che non solo non ci ha fatto risparmiare nulla sulla Tarsu, ma che oggi si presenta come una bomba ambientale alle porte della città e con la salute dei cittadini sempre più a rischio (basti vedere la situazione delle falde su via San Vito e le conseguenze sui terreni circostanti).
Noi immaginiamo che lo sviluppo futuro della nostra città passi attraverso la promozione e la valorizzazione delle straordinarie qualità e peculiarità della nostra terra e non, ancora una volta, dalle “munnezze”!”
Angela Gatti
Pubblicato il: 29 Apr, 2014 @ 11:11
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