Proseguono le indagini per il caso “Sergio Ragno”, che hanno portato alla luce numerosi elementi, conducendo la difesa, in persona dell’Avv. Giulio Murano, cassazionista del Foro di Roma esperto di diritto militare, alla riapertura del caso ed alla scoperta di tanti indizi che vanno a completare dei tasselli importanti che prospettano una verità ed una storia nettamente diversa da quella inventata e sempre dichiarata dai colleghi dell’Arma dei Carabinieri.
“Mio figlio” dichiara Vittoria Olimpio, mamma di Sergio Ragno “non è morto sul colpo come mi hanno sempre fatto credere. Ci hanno messo 15 minuti prima di chiamare i Soccorsi, mentre lui era agonizzante. Questo perché hanno preferito contattare prima la Caserma dei Carabinieri di Firenze e capire come gestire l’accaduto e cosa dichiarare. Quei minuti preziosi che magari avrebbero potuto anche evitare quell’evento letale! Ed invece, non solo hanno badato a coprirsi le spalle prima di soccorrere mio figlio, ma poi hanno proceduto con l’occultare tutto ciò che poteva imputar loro delle colpe gravi”.
Tutto ciò che la sig.ra Vittoria Olimpio dichiara è contenuto in file audio in possesso della Procura della Repubblica, che attualmente indaga su tutta la vicenda e che presto giungerà alla conclusione delle indagini.
Vi è di più. In tutto questa serie di depistaggi ed occultamenti, è stato denunciato anche un Giudice del Tribunale di Brindisi che, omettendo di procedere con la fase istruttoria in uno dei procedimenti aperti, ha costretto la difesa ad un esposto.
Venerdì 21 Maggio 2021 dunque un altro importante tassello si aggiunge agli altri. Sarà infatti espletata la causa presso la Corte di Appello di Lecce, relativa proprio al riconoscimento di Sergio Ragno come “vittima del dovere”, sperando finalmente di poter ricevere una giustizia imparziale e davvero equa!
Vittoria Olimpio
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