Massima disponibilità a promuovere una Commissione d’indagine che verifichi il livello d’inquinamento prodotto dal Petrolchimico di Brindisi in un ambito territoriale molto più ampio di quello sino ad ora assurto agli onori della cronaca, costituisce l’impegno assunto dal Presidente della Commissione Ambiente della Regione Puglia dietro la sollecitazione del consigliere regionale, Euprepio Curto.
Nel corso della seduta odierna, infatti, l’ex senatore ha parlato di un vero e proprio cordone sanitario creato nel corso degli anni a tutela del Petrolchimico brindisino, sicché a lungo è apparso difficile ed oltremodo problematico conoscere non solamente i dettagli delle gare d’appalto, il coinvolgimento delle imprese locali, la linearità delle procedure, le problematiche riferite ai livelli occupazionali, ma anche il livello di compatibilità di quelle attività industriali con la più complessiva questione ambientale.
E soprattutto non è stato mai dato conoscere al riguardo quale seguito abbiano avuto le puntuali indagini compiute dalla magistratura brindisina tra il finire degli anni ’80 e gli inizi degli anni ’90.
A questo punto – è stata la posizione espressa da Curto – è necessario velocizzare al massimo le procedure per l’istituzione della commissione d’indagine, impegnandosi a farla operare anche nel mese di agosto, e, soprattutto, programmando nel più breve tempo possibile un sopralluogo presso il Petrolchimico e le aree presuntivamente contaminate.
Un dovere – è stato il parere di Curto – a cui la Regione non può sottrarsi per il rispetto che deve alle popolazioni brindisine, le quali hanno il sacrosanto diritto di essere tutelate anche attraverso il ricorso all’attuazione delle nuove norme sulla introduzione del danno sanitario.
COMUNICATO STAMPA EUPREPIO CURTO – CONSIGLIERE REGIONALE
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