Il futuro della pista ciclabile di viale Aldo Moro ha tenuto banco nella seduta della commissione consiliare Ambiente, presieduta da Roberto Quarta, svoltasi la mattina di martedì 25 febbraio presso la sala Mario Marino Guadalupi di Palazzo di Città. Il colpo di scena riguarda la decisione di modificare il progetto, senza eliminare del tutto la pista, come confermato dallo stesso Quarta.
Si ricorda che il finanziamento per la pista di via Togliatti e viale Aldo Moro era stato ottenuto dalla precedente amministrazione attraverso il “Programma di Incentivazione della Mobilità Urbana Sostenibile (Primus)”. La pista era stata quasi completata quando, con la nuova amministrazione, era stata avanzata la richiesta di rimozione, sia per il restringimento della sede stradale che avrebbe potuto causare intasamenti che per la perdita di un consistente numero di parcheggi.
Lo scorso ottobre, pertanto, l’amministrazione comunale aveva inviato al Ministero dell’Ambiente una proposta di variante che prevedeva il ripristino dello stato dei luoghi in viale Aldo Moro e la realizzazione di una nuova pista ciclabile tra il rione La Rosa e piazzale Spalato.
L’obiettivo era ottenere l’approvazione senza ulteriori costi per il Comune ma la risposta del Ministero non sarebbe stata quella sperata e la struttura comunale avrebbe deciso di delineare una modifica al progetto.
Secondo quanto riferito da Quarta, si prevede la rimozione del cordolo centrale e la creazione di corsie ciclabili ai lati della carreggiata, tra la strada e il marciapiede, in entrambi i sensi di marcia.
Quarta, però, ha lamentato la mancanza di coinvolgimento della commissione, affermando che essere informati a decisioni già prese è stato uno dei motivi del rimpasto della precedente giunta ed ha sottolineato l’assenza degli assessori Livia Antonucci (Ambiente) e Cosimo Elmo (Lavori Pubblici), nonché dei dirigenti Fabio Lacinio e Danilo Morciano, la cui partecipazione era stata richiesta per chiarire la situazione.
Quarta ha espresso preoccupazione per la sicurezza della nuova configurazione: “Spostando lateralmente la pista, in sede promiscua, gli automobilisti potrebbero invadere lo spazio riservato ai ciclisti, poiché le distanze di carreggiata rimangono invariate”. Come alternativa, ha suggerito di realizzare le corsie ciclabili ai lati della strada riducendo una parte dei marciapiedi.
Sulla vicenda è intervenuta anche Confesercenti della Provincia di Brindisi, che ha criticato la continua ricerca di varianti al progetto, definendola un’inerzia dannosa per la città. Il presidente provinciale, Michele Piccirillo, ha dichiarato: “Siamo tornati al punto di partenza, come nel classico gioco dell’oca. Queste modifiche, sebbene eliminino i cordoli spartitraffico, ridurranno comunque la carreggiata, con perdita di parcheggi e riduzione della sicurezza stradale”.
Confesercenti ha ribadito la richiesta di ripristino dello stato dei luoghi originari e ha minacciato di coinvolgere Prefetto e Magistratura se l’amministrazione non prenderà provvedimenti immediati.
La discussione sulla pista ciclabile di viale Aldo Moro, dunque, resta aperta, con posizioni contrastanti tra amministrazione, opposizione, associazioni di categoria e cittadini.
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