Sarà la stella della lirica Carmela Remigio, vincitrice nel 2016 del prestigioso Premio Abbiati, la presidente di giuria del 24esimo Premio Internazionale di Canto Lirico «Valerio Gentile» intitolato al giovane studente di canto scomparso tragicamente a soli diciassette anni il 14 marzo 1993.
In memoria del figlio, i genitori decisero di fondare subito un Centro Studi, quindi di istituire nel 1997 un Premio di narrativa e uno di canto lirico, quest’ultimo riservato a giovani artisti nei primi anni di carriera.
Nelle passate edizioni, le diverse giurie presiedute da noti cantanti, tra cui Barbara Frittoli, Manuela Custer e Sonia Ganassi, hanno riconosciuto il potenziale di giovani studenti, oggi titolari di carriere importanti. Spiccano i nomi di Damiana Mizzi e Roberta Mantegna, in questi giorni al loro debutto scaligero, e ancora di Gaia Petrone, Marianna Mappa, Nico Franchini e molti altri ancora.
Il concorso, che mette talento e capacità in rete con un circolo virtuoso di festival e associazioni, organizzato dal Centro Studi Valerio Gentile con il coordinamento artistico dell’Associazione Musicale Euterpe, prevede per i primi tre classificati premi in denaro sotto forma di borse di studio e una serie di recital retribuiti per diverse società di concerti.
La manifestazione si terrà l’8 e il 9 dicembre 2021 nel Teatro Sociale di Fasano e sarà aperta al pubblico. Particolarmente qualificato anche il collegio di giurati, composto da Michele D’Elia (pianista e vocal coach alle Accademie del Teatro alla Scala di Milano e del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino), Eleonora Pacetti (responsabile di “Fabbrica”, Young Artists Program del Teatro dell’Opera di Roma) e dalle manager Rita Ahonen (Stretta Artists) e Ines Tartiere (Tartiere Artists Management), la cui presenza rappresenta un’importante novità, dato che le due agenti offriranno ai migliori concorrenti l’opportunità di essere inseriti nei roster delle loro agenzie.
Del comitato scientifico, nonché della giuria del Premio, diventato organismo stabile, fanno parte diversi responsabili di associazioni e festival pugliesi, dai quali i partecipanti ritenuti più meritevoli riceveranno borse di studio e inviti nelle programmazioni delle prossime stagioni. Il comitato è composto da Vito Clemente (Traetta Opera Festival), Antonia Valente e Massimo Felici (Festival Ritratti di Monopoli), Piero Rotolo (Associazione Giovanni Padovano Iniziative Musicali di Mola di Bari), Maurizio Pellegrini (Festival ad Libitum di Polignano a Mare) e Margherita Rotondi (Atelier delle Arti di Palazzo Pesce a Mola di Bari).
Il termine ultimo per le iscrizioni è il 26 novembre.
Tutte le info per le iscrizioni sul sito www.valeriogentile.it.
Insignita del prestigioso “Premio Abbiati” dall’Associazione Critici Musicali italiani, per “tecnica, musicalità, convincente gioco scenico che le permettono di fornire prove di indubbio valore, sostenute dall’adeguata conoscenza dello stile di ogni partitura”, il soprano Carmela Remigio inizia a studiare violino all’età di cinque anni. Alcuni anni dopo intraprende lo studio del canto con Aldo Protti, perfezionandosi poi con Leone Magiera. Dopo aver vinto nel 1992 la “Luciano Pavarotti International Voice Competition” a Philadelphia, debutta – appena diciannovenne – nel ruolo della protagonista in Alice di Giampaolo Testoni al Teatro Massimo di Palermo.
Erede della migliore tradizione vocale italiana, dal 1997 canta con Luciano Pavarotti in oltre settanta concerti in tutto il mondo, dalla Royal Albert Hall di Londra, alla Carnegie Hall di New York, ma anche a Parigi, Miami, Dublino, Beirut, Seoul, Bucarest, Hochland.
Dopo le prime scritture in opere del repertorio barocco – che le permette di maturare la cura per la parola – si dedica con passione a Mozart, cantandone tutti i maggiori ruoli da protagonista: Susanna e la Contessa ne Le nozze di Figaro, Vitellia ne La clemenza di Tito, Fiordiligi in Così fan tutte, Pamina in Die Zauberflöte, Elettra e Ilia in Idomeneo.
Ha interpretato circa cinquecento recite del Don Giovanni, sia nei panni di Donna Elvira sia in quelli di Donna Anna, una parte che le ha dato l’opportunità di lavorare con Peter Brook e con Claudio Abbado, con cui ha inciso, giovanissima, una prestigiosa edizione discografica del capolavoro di Mozart per Deutsche Grammophon (1998).
Da allora ha collaborato con direttori come Antonio Pappano, Myung-Whun Chung, Jeffrey Tate, Daniele Gatti, Daniel Harding, Fabio Luisi, Gustavo Dudamel, Riccardo Chailly, Gianandrea Noseda, Juraj Valčuha, John Axelrod, Roberto Abbado, Lorin Maazel, Michel Plasson, Eliahu Inbal, Michele Mariotti, Kent Nagano, Rinaldo Alessandrini, e con registi quali David McVicar, Graham Vick, Pier Luigi Pizzi, Federico Tiezzi, Karole Armitage, Mario Martone, Luca Ronconi, Damiano Michieletto, Robert Wilson e il già citato Peter Brook.
Il debutto in parti verdiane come Alice nel Falstaff (sotto la direzione di Claudio Abbado e Lorin Maazel al Festival di Salisburgo), Desdemona in Otello, la Messa da Requiem, Amelia in Simon Boccanegra, e Violetta ne La traviata, le spalanca nuovi orizzonti nel repertorio romantico e nuove possibilità di perfezionare la vocalità e l’interpretazione scenica.
Il suo repertorio abbraccia anche opere di Puccini come La Bohème (Mimì) e Turandot (Liù); di Donizetti – di cui ha interpretato per intero il “Ciclo delle tre regine Tudor” (Maria Stuarda, Roberto Devereux e Anna Bolena), nonché Amelia ne Il castello di Kenilworth e il ruolo del titolo in Lucrezia Borgia – e di Rossini, come L’inganno felice, Maometto Secondo, Il viaggio a Reims, Mosè in Egitto.
Tra le altre parti che ha incarnato: Norma, Adalgisa, Micaela (Carmen), Cleopatra (Giulio Cesare), Marguerite (Faust), Malwina (Der Vampyr di Marschner), Alceste al Teatro La Fenice di Venezia, Euridice (Orfeo ed Euridice) al Teatro San Carlo di Napoli, Armida (Rinaldo) al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Ecuba nell’opera eponima di Manfroce, Arianna (Arianna a Nasso) e il ruolo del titolo di Griselda al Festival della Valle d’Itria.
Carmela Remigio ha anche esteso con curiosità il proprio repertorio, cimentandosi in parti come quella di Tatiana in Evgenij Onegin di Čajkovskij al Teatro San Carlo di Napoli, di Anne Trulove in The Rake’s Progress di Stravinskij al Teatro Massimo di Palermo e alla Fenice di Venezia con la regia di Damiano Michieletto, di Miranda ne La donna serpente di Alfredo Casella al Teatro Regio di Torino, nonché di Suzel (L’amico Fritz) a Venezia e di Nedda (Pagliacci) a Roma e a Bologna.
Canta sia nel repertorio operistico sia in quello da camera – sacro e profano – nei principali teatri, festival musicali e sale da concerto in Italia e all’estero: il Teatro alla Scala di Milano, il Festival di Salisburgo, la Royal Opera House di Londra, il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Comunale di Bologna, il Rossini Opera Festival di Pesaro, il Teatro dell’Opera di Roma, il Festival di Aix-en-Provence, il Teatro la Fenice di Venezia, il Teatro Regio di Torino, La Monnaie di Bruxelles, nonché a Losanna, Tokyo, Trieste, Lugano, Firenze, Los Angeles, Parigi.
Tra le sue incisioni discografiche sono di particolare rilievo le due edizioni di Don Giovanni (Donna Anna), una diretta da Claudio Abbado (Deutsche Grammophon) e l’altra da Daniel Harding (Virgin), lo Stabat Mater di Rossini con la direzione di Gianluigi Gelmetti (Agorà), Arie Sacre Verdiane con la direzione di Myung-Whun Chung (Deutsche Grammophon), un doppio CD dal titolo Arias (Universal-Decca) dedicato a Tosti e a Rossini, Lucrezia Borgia nella produzione del Donizetti Festival e Rinaldo nella storica produzione di Pier Luigi Pizzi (Dynamic).
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