May 2, 2025

Parziali: 23-19, 48-39, 68-58
Grissin Bon Reggio Emilia: Needham 3, Polonara 25, Reynolds 8, Della Valle 20, De Nicolao 8, Bonacini n.e., Strautins 4, Kaukenas 12, Cervi 15, Lesic 3. Coach: Menetti
Enel Brindisi: Agbelese 7, Scott 7, Carter 17, Goss 14, Mesicek 6, Cardillo 1, Moore 13, Invidia n.e., Donzelli, M’Baye 19, Sgobba n.e., Spanghero. Coach: Sacchetti

 

In un PalaBigi gremito in ogni ordine di posto la Grissin Bon torna alla vittoria dopo 4 gare sconfiggendo una Enel Brindisi con troppi alti e bassi.

Per la squadra di Sacchetti, si tratta di una sconfitta pesante, sia perché mette l’Enel dietro tutte le dirette concorrenti per i playoff sia perché certifica la presenza di alcuni tarli che stanno incidendo negativamente sull’andamento della stagione. La classe degli uomini a disposizione di Sacchetti è fuori di dubbio ma l’impressione comune è che la squadra non sia in grado di far esplodere il suo potenziale. Certo, la squadra è “leggerina” in alcuni ruoli chiave ma il gioco a “lunghe pause e fiammate”, assieme all’abulia ed il nervosismo di alcuni atleti importanti, portano a pensare che vi siano problemi di altra natura.

Spetta allo staff tecnico o a quello societario fare piena luce su quanto sta accadendo ed assumere le decisioni del caso, qualora se ne ravvisi la necessità. Sarebbe un vero peccato trascinarsi nel grigio fino al termine della stagione quando si ha al proprio arco frecce di classe cristallina come Goss, Moore, M’Baye, Carter, Mesicek, Joseph e Goss.

 

La gara:

Sacchetti parte con Goss, Scott, Cardillo, M’Baye e Carter. E’ un avvio complicato perché Brindisi da spazio al tiro da tre punti dei padroni di casa e Della Valle, Needham e Polonara non perdonano, portando Reggio sul 16-7 dopo 5′ minuti.
Quando uno Scott in ombra viene chiamato in panchina per due falli, i biancazzurri sembrano rigenerati: Mbaye, Goss e Carter mettono a segno il break che riporta Brindisi in perfetta parità (16-16).

Nell’ultimo minuto Reggio mette a segno ben 7 punti mentre i pugliesi rispondono con una bomba di Mesicek. Al primo riposo è 23-19.

Nel secondo quarto Brindisi ha un buon avvio, trovando in Agbelese un buon riferimento offensivo (5 punti in un minuto). I biancazzurri passano al comando (23-24) e tengono fino al 3′ (28-29). Quando Moore lascia il posto a Scott, l’Enel smette di andare a canestro per quasi 4 minuti e subisce il parziale di 9-0 (37-29). Dentro Carter per uno stanco Agbelese e la gara ritorna equilibrata. Scott ritrova la vena del canestro riducendo il divario a -5 (39-34 e 41-36). Reggio comunque non molla e con un Della Valle in grande vena (14 punti a metà gara) opera una nuovo accelerazione prima del riposo lungo. Il peso dei 9 punti emiliani viene alleviato soltanto da una tripla di gran classe di Nic Moore. A metà gara è 48-39.

 

 

Al rientro in campo una tripla di M’Baye accorcia il divario a -6 (48-42) ma poi Brindisi sbaglia troppo in attacco ed è molle in difesa: risultato, un 7-1 di parziale che regala il massimo vantaggio di +12 e costringe Sacchetti a chiamare il time-out. La pausa ha l’effetto di rendere Brindisi più lucida in attacco ma i meccanismi offensivi di Reggio Emilia continuano a funzionare alla grande ed il divario resta pressoché inalterato (62-51).

A suonare la carica brindisina è Goss. E’ la sua tripla che guida il tentativo di rimonta. I pugliesi arrivano a – 7 (62-55) ma Reggio tiene bene e allunga nella fase finale del terzo periodo riportando il gap a due cifre (68-58).

 

Nell’ultimo periodo Brindisi tenta il tutto per tutto mettendo in campo aggressività e orgoglio. Nic Moore – nonostante l’infortunio al ginocchio – gioca da vero leader dispensando assist e realizzando canestri importanti. L’Enel va a -4 (73-69) ma la reazione reggiana, aiutata da un tecnico comminato a Scott, è devastante: un Polonora inarrestabile riporta il vantaggio a 10 punti (79-69) e a metà periodo Sacchetti chiama time-out.
Brindisi reagisce e lotta fino alla fine. La classe di Goss e Scott ed i punti di Carter e MBaye fanno sognare il ribaltamento del risultato ma l’Enel non riesce ad andare oltre il -6 prima di cedere di schianto negli ultimi secondi per un 98-84 che, alla fine, è davvero troppo pesante.

No Comments