Parziali: 19-17, 37-37, 51-55, 67-66
Betaland Capo d’Orlando: Galipò Gio, Alibegovic 9, Maynor 11, Ihring 2, Atsur 9, Kulboka 2, Laganà, Delas 6, Galipò Gia, Wojciechowski 13, Ikovlev 15, Donda n.e.. Coach: Di Carlo
Happy Casa Brindisi: Suggs 11, Tepic 10, Oleka 4, Smith 7, Mesicek 9, Cardillo 2, Sirakov n.e., Moore 6, Giuri 2, Fusco n.e., Petracca n.e., Lalanne 15. Coach: Vitucci
Arbitri: Seghetti, Baldini e Quarta.
Dopo la sconfitta interna contro Trento, che è costata la panchina a Sandro Dell’Agnello, Brindisi era chiamata al riscatto contro Capo D’orlando. Il riscatto, però, è stato solo parziale: la squadra ha dimostrato di esserci ma è arrivata ugualmente la sconfitta.
Una sconfitta che brucia, soprattutto perché, dopo aver giocato alla pari con una formazione che punta ai playoff, Moore e compagni non sono riusciti a capitalizzare il vantaggio di otto punti raggiunto a poco più di cinque minuti dal termine. Non solo. Negli ultimi minuti del match, Smith ha sbagliato un tiro libero che grida vendetta e la Happy Casa ha sprecato due palle per la vittoria. Clamoroso, a 30” dal termine, è l’errore su un contropiede 3 contro uno.
In ogni caso ci piace vedere le note positive. E da Capo d’Orlando sono diverse. In primis quel Milenko Tepic che da oggetto misterioso si è trasformato in condottiero della squadra. Poi Giuri, che pare sulla via del recupero, e Oleka, i cui limiti restano evidenti ma che ha dimostrato di poter dare molto di più di quello che gli hanno consentito di esprimere finora.
La squadra è viva. Spetta ora a Vitucci spezzare la crisi di risultati prima che sia davvero troppo tardi.
La gara:
Il nuovo coach Vitucci, con all’attivo un solo allenamento con la squadra schiera Moore, Suggs, Tepic, Smith e Lalanne.
L’avvio è confortante. Nonostante qualche errore difensivo, i biancazzurri restano sempre a ruota degli avversari grazie alle iniziative offensive di Tepic, Lalanne e Moore. A metà periodo è 10-10.
Vitucci da spazio a Mesicek (per Suggs) e Oleka (per Smith) ed un 5-0 di Capo d’Orlando segna il primo vantaggio consistente (19-14) ma Brindisi reagisce e ricuce grazie alla tripla di Mesicek.
Nel secondo quarto i padroni di casa tentano di scavare il divario, ma alla tripla di Alibegovic (24-19) rispondono Oleka, Smith e Giuri che tengono Brindisi a ruota (24-23). La Happy Casa gioca bene e passa in vantaggio con una bella ripartenza finalizzata da Suggs (28-29). La gara continua a vivere di un sostanziale equilibrio ma, con Moore in panchina con due falli, rincuorano le prestazioni di Oleka, Tepic e Giuri, tre giocatori ritrovati rispetto alle ultime prestazioni.
Al riposo lungo è 37-37
Al rientro in campo c’è solo Brindisi: Lalanne (tripla e due stoppate consecutive) e Suggs (4 punti uno dopo l’altro) portano Brindisi sul +7 (39-46). Di Carlo chiama time-out ed all’uscita Wojciechowski e Suggs siglano due triple. I padroni di casa tornano a -2 (47-49). Sul 49-53 non si segna per oltre 4 minuti. A spegnere il digiuno è Cardillo. A fine quarto il tabellone dice 51-55.
Il quarto periodo si apre con una bomba di Alibegovic. Poi Mesicek fa 54-57. Brindisi difende alla grande. Dopo un tiro libero di Dellas, Tepic e due percussioni di Mesicek regalano a Brindisi il massimo vantaggio di +8 (55-63 a 5’20”). Di Carlo chiama time-out e l’Orlandina torna in partita con cinque punti consecutivi di Ikovlev costringendo Vitucci a fermare il match.
L’inerzia resta a favore di Capo D’Orlando che pareggia (63-63), poi Lalanne fa 2 punti da sotto e sbaglia l’aggiuntivo. La pressione si fa alta. Maynor e Dellas riportano in vantaggio gli ospiti, poi Smith ruba palla, subisce fallo e realizza un solo libero.
Si arriva all’ultimo minuto sul 67-66. E qui, mentre Capo d’Orlando sbaglia tutto, Brindisi si fa prendere dalla foga, non riuscendo a finalizzare un contropiede 3 contro 1 e, addirittura, non trovando il tiro sull’ultimo possesso.
Peccato.!!!
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