April 30, 2025

Alla fine di questa faticosa giornata  l’ oscurità avanza silenziosa, pian piano  si impadronisce del cielo e della città, soffocando la mia anima insonne che non trova nel calore della casa quella tranquillità, quella pace agognata per tutta la giornata e che ora, esausto e deluso, cerco di assaporare rifugiandomi nel respiro di una lunga strada cittadina, gioiosa di giorno, solitaria e paurosa di notte.
Il mio pensiero viene subito catturato dalle  strane gelide luci che la fiancheggiano, che evocano un’immagine  devastante di desolazione e di tristezza.

In lontananza la luce di un insegna che si accende e si spegne con lo stesso ritmo del mio cuore in affanno,  che si rattrista nell’esplorare tra le nuvole la pallida luce di una luna malinconica per la crudeltà di un destino che l’ ha privata di un compagno di viaggio  nel suo percorso verso  l’ eternità.

Una sirena comincia farsi sentire. Il suo distinto rumore cattura la mia attenzione o, forse, la mia preoccupazione, ma viene subito logorato dalle tante gocce di pioggia che scendono lente e tristi, simili alle tante lacrime che scorrono ogni giorno lungo le guance arrossate  di un mondo,  che non riesce a trovare la pace nel suo cuore.
Sono le stelle che si sono commosse vedendo le tante povere anime afflitte, che viaggiano solitarie e disorientate in un mondo traboccante di sofferenza.

Vorrei essere anche io una stella e piangere per quelle anime soffocate dal proprio incerto destino,  anziché egoisticamente solo per me stesso.

Forse le stelle sono rimaste le uniche sulle quali si possa fare affidamento in un mondo sempre più affollato e solitario. Non si stancano mai.

Sono sempre lì ad accompagnarci nella nostra vita, a vigilare sul nostro destino.  Immortali divinità che si nutrono dei sogni, delle speranze, delle emozioni, degli amori degli esseri umani, che a loro si rivolgono per trovare quel calore, quella tranquillità che avvertono  ogni giorno sempre più lontani, quasi irraggiungibili.

Piangono se loro piangono, ridono se loro ridono, sempre disponibili ad ascoltare in silenzio quelli che, volgendo gli occhi al cielo, si confidano con loro.
Eterne e insostituibili  custodi dei nostri pensieri più cari, in un mondo che appare ogni giorno sempre più distante del tutto privo di autentiche e sincere emozioni.

 

Intanto l’ insegna refrattaria al dolore e alle emozioni delle anime afflitte che la circondano, continua ad accendersi e spegnersi nel tentativo di nascondere le dolorose lacrime che coprono i loro volti.

Come può un cuore umano trovare pace in un mondo martoriato da tante guerre indecifrabili, da tanto odio, da tanta miseria, da distruttive disuguaglianze, da insopportabili egoismi, da prepotenze, da immagini tenebrose, dominato da sentimenti artificiali?
Per tante, troppe anime, rimane solo la certezza di tormenti inconsumabili.
Nè verdi prati, nè cieli azzurri, ma solo sofferenza, notti inquiete e impietosi pensieri a sconvolgere giorno dopo giorno le loro esistenze.

 

Jhon Crest

Il nostro peggior nemico non è il male, non è l’odio.
E’ l’indifferenza che ci rende opportunistici ed inutili.

No Comments