May 3, 2025

L’economia del territorio brindisino sta lentamente uscendo dalla crisi anche se permane qualche segnale di criticità.

Il numero delle imprese e degli occupati è sostanzialmente stabile. Ad evolversi velocemente è invece lo scenario all’interno dei vari settori economici con una dinamica che interessa sia la dimensione delle aziende che la qualità degli occupati.

 

Questi in estrema sintesi i dati statistici aggiornati divulgati oggi dal Dott. Alfredo Malcarne, Presidente della Camera di Commercio di Brindisi, in occasione della XII Giornata Nazionale dell’Economia.

 

Malcarne ha lanciato l’allarme per alcuni settori in profonda crisi (come l’alberghiero a 2-3 stelle o le costruzioni) ma è sostanzialmente ottimista.
In provincia di Brindisi permane il saldo negativo per il numero delle imprese (- 92, con 2401 isrizioni e 2492 cessazioni) ma il dato è il più basso degli ultimi anni e non fa paura in considerazione dei cambiamenti qualitativi che avvengono nei settori più interessati.
Un esempio valga per tutti: il settore agricolo perde si 309 imprese ma quelle che nascono o che continuano l’attività sono più efficienti, hanno maggiore dimensione, occupano più persone e producono una maggiore quantità di beni. Inoltre sono costituite da imprenditori più giovani.
Al contrario, nel settore turistico/alberghiero si vive una fase differente: aumenta il numero di imprese ma diminuisce la dimensione media. In questo senso “pesano” molto le attività extra-alberghiere (agriturismo o B&B) che stanno soppiantando gli hotel di piccola e media quantità.

 

Buone notizie arrivano anche sul versante del reddito medio (in linea con la media pugliese e superiore alle province di Lecce e Foggia), dall’imprenditoria giovanile (incide per il 13,02% del totale), dall’imprenditoria femminile (che cresce dello 0,58%) e sui dati dell’occupazione (sopra la media pugliese anche se i dati risultano inficiati dalla difficile individuazione delle persone che hanno smesso di cercare lavoro).

 

Risultati negativi invece sul fronte del porto (il dato dei passeggeri è uno dei peggiori di sempre anche se sale il numero dei tir), sull’aeroporto (in lieve flessione) e sull’internazionalizzazione (“occorre fare di più – dice Malcarne – ed in questo senso ci impegneremo nel prossimo futuro”).

 

Clicca qui per i dati del Rapporto della Provincia di Brindisi 2014 (formato PowerPoint)

 

 

 

 

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